Sulla pedonalizzazione di piazza della Repubblica le opposizioni “stoppano” la Giunta comunale

Sulla pedonalizzazione di piazza della Repubblica le opposizioni “stoppano” la Giunta comunale
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Volano gli stracci nel Consiglio comunale di Aosta sul progetto di (parziale) pedonalizzazione di piazza Arco d’Augusto. Mercoledì scorso, 18 settembre, l’assemblea con 22 consiglieri presenti ha approvato con 20 voti favorevoli e 2 astensioni il subentro in Consiglio di Domenico Broglio dell’Uv al collega di partito dimissionario Laurent Dunoyer. E proprio l’assenza di Dunoyer ai lavori della seconda Commissione, che si era riunita giovedì 5 settembre scorso, ha spinto la consigliera Sylvie Spirli della Lega Vallée d’Aoste - a nome di tutta l’opposizione - a presentare una mozione d’ordine con la richiesta di un parere sulla legittimità di quella convocazione.

Dopo mezz'ora di riunione dei capigruppo, è così rinviata la discussione di 3 deliberazioni, approvate nella Commissione non ancora ricostituita dopo le dimissioni irrevocabili di Dunoyer. Una di queste riguardava proprio la riorganizzazione della viabilità nella zona della nuova Università e la parziale pedonalizzazione di piazza della Repubblica. Tema che, pertanto, sarà con ogni probabilità riesaminato nel prossimo Consiglio comunale di ottobre. «Il gruppo Lega ha affondato, tramite la presentazione di una pregiudiziale di legittimità, la follia green relativa alla pedonalizzazione di piazza della Repubblica. - si legge in una nota della Lega Vallée d’Aoste - Il sindaco Gianni Nuti e la sua Giunta, infatti, accecati dalla volontà di bandire le automobili, complicare la vita dei cittadini e finire di distruggere il commercio urbano, hanno nuovamente piegato il regolamento del Consiglio comunale a loro uso e consumo. Nella riunione della seconda Commissione consiliare la maggioranza ha pensato bene di convocare in Commissione il consigliere Franco Proment e farlo votare senza che prima ne fosse stata votata la surroga dal Consiglio. Infatti, da regolamento, la sua presenza in Commissione non era possibile, poiché le dimissioni irrevocabili del capogruppo Uv Laurent Dunoyer non lo rendevano immediatamente sostituibile ed il passaggio necessario da fare nella prima seduta utile del Consiglio comunale era quello della surroga e poi dell'eventuale votazione. Cosa che invece non è avvenuta». La Lega Vallée d’Aoste conclude: «Nuti & Soci, che speravano con un colpo di mano di affrettare le cose, sono stati fermati in aula. Le loro follie green, che gli piaccia o no, non possono trascendere il rispetto delle regole! Fortunatamente questa maggioranza avrà presto una data di scadenza: la città di Aosta merita di più!». Anche il commento di Forza Italia è sferzante: «Che il regolamento del Consiglio comunale di Aosta sia stato più volte interpretato a uso e consumo della maggioranza del sindaco Gianni Nuti, con l’immancabile silenziosa complicità del presidente dell’Assemblea cittadina Luca Tonino, purtroppo non è una novità per nessuno. Ma che questa volta si sia arrivati addirittura a convocare e fare votare in commissione un consigliere totalmente estraneo a quella stessa Commissione, questo sì che costituisce un salto di qualità da parte della Giunta Nuti nel farsi beffa dei regolamenti di funzionamento degli organi consiliari. Una scelta, illegittima, assunta evidentemente con il chiaro obiettivo di “buttare la palla avanti”, nel tentativo di fare approvare in fretta e furia 2 progetti come la pedonalizzazione di piazza della Repubblica e la completa ristrutturazione del complesso scolastico di piazza San Francesco prima che chiunque altro (associazioni di categoria comprese) potesse esprimere una qualche opinione su queste 2 opere, impattanti per il futuro della città anche dal punto di vista degli ingentissimi fondi pubblici da investire. Insomma, ad Aosta il fondamentalismo green e l’arroganza stanno ormai annebbiando la mente di coloro che governano, spingendoli a compiere errori grossolani, che in ultimo si riverberano inevitabilmente sulla cittadinanza, così come già avvenuto, solo per citare un esempio, con lo Stadio Puchoz, che l’attuale Amministrazione comunale ha voluto in fretta e furia chiudere al pubblico per poi ritrovarsi ancora oggi senza un progetto di riqualificazione coperto dal punto di vista economico-finanziario».

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