Sul Giro d’Italia polemiche e rischio di crisi in Consiglio comunale Il Sindaco replica: “Occasione unica: la maggioranza era informata”

Sul Giro d’Italia polemiche e rischio di crisi in Consiglio comunale Il Sindaco replica: “Occasione unica: la maggioranza era informata”
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Tanta attesa e qualche polemica. A Borgofranco d’Ivrea è già partita la febbre del Giro d’Italia 2023, la cui 13esima tappa prenderà il via venerdì 19 maggio proprio dal paese canavesano per concludersi a Crans Montana, in Svizzera, dopo 208 chilometri di cui 90 in Valle d’Aosta e la cima Coppi al valico del Gran San Bernardo. Aspettative e alcuni veleni, a cui il sindaco Fausto Francisca tiene a replicare. «In merito all’accusa di aver fatto tutto in autonomia senza mettere nessuno a parte del progetto di candidare Borgofranco come tappa di partenza del Giro d’Italia, il mio incontro con il governatore del Piemonte Alberto Cirio mi aveva costretto alla segretezza, richiesta dagli organizzatori stessi della gara, e al non rendere ancora partecipe nessuno di qualsiasi cosa sino alla presentazione a Milano dei nominativi scelti dei Comuni sede di tappa. - precisa Fausto Francisca - I tempi erano strettissimi e ho dovuto agire in fretta, comunque tutti nella maggioranza sapevano». Una precisazione in risposta alle accuse rivoltegli in Consiglio comunale dalla sua stessa maggioranza, una bagarre risoltasi però con un ricompattarsi della stessa, nonostante le dimissioni dell’assessore Liliana Blasutta e del capogruppo Andrea Cantoni - che saranno sostituiti dai nuovi consiglieri di maggioranza Simona Frate e Francesca Bordetto -, avvenute in un’atmosfera di sfiducia nei confronti del primo cittadino.

Cosa è accaduto, quindi? La scelta di Borgofranco d’Ivrea come Comune di partenza - un evento che, nell’ottica del sindaco Francisca, dovrebbe garantire una spinta per lo sviluppo territoriale di vastissima portata e dalle ricadute esponenziali per quanto riguarda tutti i comparti dell’Eporediese, dall’enogastronomia al turismo sostenibile - ha rischiato di provocare un terremoto all’interno della maggioranza, con ordine del giorno e un’interrogazione del gruppo di minoranza del tutto avversi al concretizzarsi del progetto e richiedenti la sua cancellazione e le dimissioni. Si rimarcava come il Sindaco avesse agito individualmente e senza coinvolgere nessun altro esponente del Consiglio in un’iniziativa che avrebbe comportato spese notevoli e scarse ricadute territoriali positive. La maggioranza aveva evidenziato di non essere stata messa al corrente della scelta, concordata dal Sindaco con il governatore del Piemonte Alberto Cirio, di candidare Borgofranco come tappa del Giro, facendo trapelare la preoccupazione che l’evento mediatico non avrebbe portato a reali ricadute positive territoriali a fronte degli alti costi da sostenere e che cifre necessarie per il bene del paese sarebbero state assorbite altrimenti e in perdita.

Mancanza di confronto collettivo da parte del Sindaco, dubbi sulla reale possibilità che un piccolo Comune come Borgofranco potesse sostenere il peso di un evento di tale portata, anche al di là dell’aspetto meramente finanziario, proteste sull’utilizzo di risorse per le reali esigenze della comunità sono state anche le motivazioni sollevate dall’interrogazione della minoranza. «La Giunta sapeva sin da giugno della possibilità di poter candidare Borgofranco come tappa di partenza. - ha però spiegato Fausto Francisca - Vi era già stata a settembre una delegazione di tecnici giunta in paese per valutare la compatibilità urbana del caso, visti da tutti e perfettamente riconoscibili come operatori del Giro. Già si vociferava di un grande evento collaterale dedicato al Giro per il mese di maggio». Un’indagine portata avanti a ottobre, durante una trasferta in Spagna del Sindaco, ha poi indotto i membri del Consiglio a chiedersi l’entità delle spese previste e subito si è diffusa la voce di probabili aumenti delle tasse per far fronte ai costi organizzativi, unitamente alle difficoltà logistiche e alle condizioni materiali (disponibilità di parcheggi, zone di sicurezza, gestione delle luci e altro ancora) che avrebbe comportato per Borgofranco ospitare la tappa di partenza per la kermesse ciclistica. «Se ho avallato questo progetto l’ho fatto a ragion veduta, conscio di ogni passaggio necessario per attuarlo e soprattutto del fatto che il treno passa una sola volta. - ha replicato Fausto Francisca. - Intanto il progetto regionale di promozione turistica che quest’anno ci ha visti beneficiari garantisce, per i 100mila euro necessari all’iscrizione di Borgofranco come tappa del Giro, il contributo regionale del 50 per cento, a copertura quindi di metà dell’importo (comprensivo di servizi, rete di sicurezza, elicottero e organizzazione generale per l’evento). Inoltre sponsor privati, recuperi di residui per mutui o avanzi di amministrazione sarebbero stati sufficienti a coprire il resto. La gestione degli spazi e delle aree di parcheggio per la logistica è già al vaglio con gli imprenditori disponibili a fornire le zone adatte. A noi toccherà solo la programmazione di eventi locali e collaterali».

Fausto Francisca ha evidenziato quindi in questa “frattura” un tentativo politico di colpire la sua persona e di fare cadere il Consiglio stesso. «Alla fine la maggioranza ha tenuto, se si fosse poi dovuto chiedere l’intervento di un commissario nella gestione dell’evento allora sì che si sarebbero dovute pagare le spese a tutto tondo e necessariamente ricorrere all’aumento delle tasse. - argomenta il Sindaco - La tappa è stata additata come troppo dispendiosa per Borgofranco a fronte del fatto che l’anno prossimo forse non avremo più un medico di famiglia e la prima elementare ma in realtà la cifra non è così alta e certo rientra nelle nostre possibilità di copertura. E le ricadute positive sul territorio sono indiscutibili, l’attenzione sarà rivolta ai luoghi in cui si svilupperà la gara, ogni Comune vorrebbe essere tappa del Giro d’Italia».

Come gestire però la necessità di avere personale qualificato a controllo della kermesse? «Questo sarebbe potuto essere un problema - risponde ancora il primo cittadino - ma in realtà potremo usufruire di molti volontari e di gente esperta nel settore, già sperimentata in occasione di precedenti Giri, come i tecnici esperti di ciclismo del Velodromo. Sarà poi preziosa la collaborazione dei Sindaci di Rivarolo e Agliè, quest’ultimo già coinvolto in tre giri e quindi preparato e competente, e non scordiamo, per il frangente sicurezza, gli alpini regionali, la Protezione Civile, gli Aib e i Carabinieri».

Ci tiene a sottolineare il Sindaco come questa occasione non sia solo una festa e un’opportunità limitata al Comune di Borgofranco ma un arricchimento esteso all’intero territorio. «Ho riscontro - conclude Fausto Francisca - che qui siano tutti entusiasti, anche nei Comuni limitrofi e nella Valle d’Aosta, di partecipare a quest’evento: chi non lo sarebbe?» Intanto, il prossimo 26 dicembre, con l’inizio degli eventi e delle manifestazioni nazionali in preparazione al Giro d’Italia, a Borgofranco saranno illuminati da fari rosa il campanile e la facciata della chiesa parrocchiale.

Alberto Cirio

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