Suisse di Frassy-Chamonin reina des reines In finale sconfitta Caprice, la rivale di sempre

Suisse di Frassy-Chamonin reina des reines In finale sconfitta Caprice, la rivale di sempre
Pubblicato:
Aggiornato:

Quando dorme Ymac Frassy? «Quando ho tempo» risponde lui. E tra domenica e lunedì scorsi, 20 e 21 ottobre, di tempo per mettersi a letto non ne ha avuto. C’era da festeggiare la vittoria della sua Suisse, reina des reines, vincitrice del bosquet di prima categoria alla finalissima della Croix-Noire. Solo che Ymac Frassy - classe 1971 - non è allevatore di professione: è panettiere. Così domenica notte, dopo i brindisi (tanti), è andato direttamente al pastino di Arvier, ha fatto il pane e poi dall’alba l’ha distribuito ai negozianti. Continuando a festeggiare con loro, tra una pacca e l’altra di chi sapeva (tutti) che la sua mucca aveva vinto il combat più importante.

Quella che l’ha incoronata regina di prima categoria è stata una finale lampo. Suisse e Caprice temporeggiano: servono 4 minuti e 40 secondi per un primo duello, indotto dai proprietari.

Dopo 8 minuti vengono avvicinate per la quarta volta: e a rivederlo, questo approccio, sembra quasi che Ymac Frassy abbia «lanciato» la sua Suisse contro la rivale. Caprice - di Livio Pervier di Arpuilles - non incrocia neanche le corna e così Frassy inizia a saltare, a gioire per una vittoria che inseguiva da tanto tempo. Un successo arrivato proprio contro quella Caprice che era diventata la più acerrima rivale di Suisse. Nel 2022 aveva vinto Caprice ai quarti, «Ma la mia arrivava da 4 turni durissimi, era stravolta» ricorda l’allevatore di Arvier, che ha la stalla a Chez Les Rosset di La Salle insieme a Marco Chamonin. L’anno scorso aveva vinto Suisse in un turno preliminare, per poi perdere nella semifinale con Merlo dei fratelli Diémoz.

«Quest’anno era la bella» scherza Ymac Frassy. Con il piglio di chi ha vinto.

«E’ vero che la mia era stanca e Caprice arrivava fresca alla finale, però Suisse è un fenomeno. E’ una mucca completa. E’ sempre gravida, è sempre gentile, ha tanto latte. E dove la metti sta». Cosa ha in più di Tiky, quella che prima di Suisse era la mucca «fenomeno» della stalla di La Salle? «Tiky è imbattibile se domina. Però se sente che la sua avversaria è più forte, cede. Questione di personalità» risponde.

Suisse è nipote materna proprio di Tiky, seconda alla Regionale 2018 di terza categoria contro Canaille di Alex Cerise e 2 volte terza (nel 2014 e nel 2015). La madre è Lisetta, che vanta un quinto posto alla Regionale 2019. Da parte di toro è figlia di Fusil (svizzero), a sua volta figlio di Furis, regina dell'alpeggio di Le Tronc per 4 anni consecutivi.

Suisse pesa 738 chilogrammi (Caprice 757), 80 in meno della finale dell’anno scorso: «L’ho messa a regime e probabilmente è stata proprio questa sua forma smagliante a fare la differenza» rivela Ymac Frassy. A La Salle ha 30 mucche nere, la società con Marco Chamonin è arrivata alla fine, «questa è stata l’ultima finale insieme» confessa. Dall’anno prossimo sarà da solo e ha tanti progetti per questo che è nato come un passatempo giusto 20 anni fa, nel 2004, e ora è diventato una passione grande come il Monte Bianco che le mucche hanno proprio di fronte.

Però è una vita dura perchè la giornata tra la stalla e il panificio chiederebbe il doppio delle sue 24 ore. Sveglia a mezzanotte per fare il pane, nel pastino di Arvier sino all’alba, poi la distribuzione ai negozi. Finito il giro, si va a La Salle, con le mucche fino alla tarda mattinata. Ymac Frassy riesce a fare un «sonnellino» dopo pranzo, «e se non esco vado a letto presto la sera, intorno alle 21». Fino a quando pensa di tenere questo ritmo? «Fino a quando la salute me lo consentirà. E immagino per tanto tempo ancora. Perchè un lavoro, se ti piace, non ti pesa».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031