Sui binari dei treni a idrogeno riparte la crisi della maggioranza

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La crisi politica in seno alla maggioranza corre sui binari dei futuristici treni a idrogeno. A risvegliare il malpancismo, infatti, è stato il voto di giovedì scorso, 1° luglio, in quarta Commissione sulla proposta di legge sull’utilizzo della trazione a idrogeno. Un argomento già al centro di uno scontro fra il firmatario della proposta Claudio Restano e l’ex assessora all’Ambiente Chiara Minelli. Non a caso, perciò, il gruppo di Progetto Civico Progressista con Andrea Padovani si è astenuto. «Non è coerente con il Documento di economia e finanza regionale approvato dal Consiglio pochi mesi fa, nel quale viene inserita l’elettrificazione della linea ferroviaria e per la quale si sono trovati finalmente i fondi grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza. - ha evidenziato Andrea Padovani - Mi spiace che, contrariamente alle mie richieste, la Commissione abbia scelto di non procedere ad alcun tipo di audizione, privando la discussione di quel necessario approfondimento».

Il presidente della Commissione Giulio Grosjacques ha giustificato così la decisione di non condurre audizioni: «La proposta di legge dispone che la Giunta regionale, previe le consultazioni necessarie con gli operatori di sistema riguardo agli investimenti infrastrutturali, presenti al Consiglio Valle uno studio di interventi per la mobilità a idrogeno sia per la tratta ferroviaria Aosta - Ivrea, mediante un confronto tra il sistema elettrico e quello a idrogeno, sia per la tratta Aosta - Pré-Saint-Didier, valutando il rapporto tra costi e benefici della sua riapertura e un confronto tra la riapertura della tratta e il trasporto pubblico su gomma a idrogeno». La proposta di legge approderà ora in Consiglio Valle nella seduta in programma la prossima settimana.

Ad intervenire sono le 2 consigliere di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz e Chiara Minelli, annunciando il loro voto contrario e definendo la proposta di legge «Paradossale visto che, proprio sulla base della legge regionale numero 22 del 2016 e dell’azione costante degli anni successivi, nell’aprile 2021 l’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta e? stata inserito fra i progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza con una dotazione finanziaria di 110 milioni di euro. Pensare ora di rimettere in discussione tale importante risultato e? una azione dannosa per la comunità? valdostana».

Sui lavori della quarta Commissione piovono critiche pure dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Savt Trasporti e Orsa si dicono perplessi sulla scelta di non fare audizioni nel merito: «Uno sgarbo a tutti gli effetti, soprattutto se viene fatto da un organismo del Consiglio Valle quale è la commissione. La ferrovia è un problema che sta a cuore a tutti noi ed era giusto e opportuno convocare anche le parti sociali».

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