Successo per le visite alla Prevostura di Saint Gilles a Verrès e al Parco archeologico di Aosta con la Delegazione Fai
Nell’ambito delle attività culturali autunnali organizzate dalla Delegazione Fai di Aosta, domenica scorsa, 12 novembre, è stata proposta la visita alla Prevostura di Saint Gilles a Verrès. I 70 partecipanti sono stati accolti con calore da don Alessandro Venturin, canonico lateranense e parroco di Verrès, che ha descritto la storia che lega l'antica Prevostura già dall'anno Mille alla Valle d'Aosta e poi successivamente alla famiglia degli Challand. Interessante è stato conoscere sia le regole che qualificano i Canonici regolari agostiniani sia gli episodi che hanno tentato di minare l'istituzione religiosa compreso il passaggio di Napoleone. L'intervento dell'architetto Mariagiovanna Casagrande ha permesso di cogliere le unicità della struttura e della sua evoluzione nel tempo. La professionista ha informato anche su quali siano gli interventi di conservazione urgenti da intraprendere per non rischiare di perdere i preziosi contenuti. Molto apprezzata è stata la visita alla ricca biblioteca che, seppur depredata nel tempo, conserva ancora libri, pergamene, busti reliquiari e manoscritti di enorme valore storico. La sensibilità per promuovere la valorizzazione e la tutela del patrimonio sorico, artistico e paesaggistico e la sua contemporanea fruibilità sono i principi ispiratori di questa fondazione che opera con successo dal 1975. Vista l'importanza delle ricchezze della nostra regione la Delegazione valdostana del Fai si impegnerà prossimamente nel far conoscere oltre i confini regionali anche l'ultimo gioiello completato dalla Regione Valle d'Aosta, l'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta che oggi, nella sua veste definitiva, contiene elementi di inestimabile valore che permettono di riscrivere la storia non solo della nostra regione ma di tutto il continente. In questo senso la visita di mercoledì scorso, 15 novembre, all'Area megalitica, ha visto una settantina di partecipanti ed è stata strutturata in 3 punti chiave. La spiegazione della sua parte più antica e della scenografica sala delle stele è stata fatta con dovizia di particolari dal responsabile scientifico Gianfranco Zidda. Gli archeologi della soprintendenza Alessandra Armirotti e Gabriele Sartorio si sono invece spesi nel racconto della zona dell’area recentemente ampliata, che comprende tutta la parte di epoca romana e quella medievale. Di notevole impatto la moderna e accogliente sala relax con tanto di affaccio sulla aratura sacra, da ammirare seduti eventualmente anche su comode poltrone. Particolarmente avvincente anche la saletta immersiva che si trova all'inizio del percorso e che avvolge il visitatore in uno spazio senza tempo, come per prepararlo anche mentalmente alla visita.