“È subito pera”: una serata dedicata ai giochi di parole
Bisticci, doppi sensi, lapsus (più o meno finti), freddure sono tutti sinonimi dei giochi di parole che infarciscono i nostri discorsi, rendendoli più interessanti e divertenti. Anche per questo sono molto utilizzati in ambito letterario, giornalistico, pubblicitario - con rilevanti proiezioni nel campo politico - e nel mondo dell’intrattenimento.
I giochi di parole e derivati saranno al centro della serata “E’ subito pera” ovvero “L’importante è sgrammatizzare” che si terrà alle 21 di martedì prossimo, 5 marzo, al Centro congressi di Saint-Vincent, con ingresso gratuito. Ideato dal giornalista Gaetano Lo Presti, l’evento avrà come protagonisti 3 giocolieri della parola come Carlo Enrietti Zoppo, Sergio Rossi e Lorenzo Aldini.
Storico musicista valdostano, Carlo Enrietti fin dalle scuole medie ha evidenziato la sua passione per la musica ed i giochi di parole. In un’autobiografia scherzosa scrive, tra l’altro, che la sua nascita non ha avuto «Grande risonanza, sebbene sia avvenuta in un negozio di strumenti musicali e dischi. Ho viaggiato molto all'estero in autostop, perchè le mie sorelle avevano deciso di cambiare AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero, ndr). L'età avanzata la metto comunque in frigo».
Di giochi di parole è pieno anche il libro “O pera omgna” di Sergio Rossi, in arte Gerso, 59enne di Saint-Vincent aiuto bibliotecario alla Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta. Elucubrazioni come «Quando entra al lavoro l’ornitologo timbra il. cardellino». Oppure: «“Io metto a cuocere la torta. Siete tutti d’accordo?”. “Sì!”. Consenso infornato».
Lombardo, ma residente in Valle d’Aosta da 15 anni, è, infine, Lorenzo “ilgrandebiglia” Aldini. A Milano ha gestito con successo una serie di locali alla moda. Tra questi il Ragoo di viale Monza frequentato dai protagonisti dello Zelig cabaret.
Alcuni di questi, come il Mago Forest, pseudonimo di Michele Foresta, e Ale e Franz, il duo comico composto da Alessandro Besentini e Francesco Villa, avevano molto apprezzato le battute ed i calembour per cui Lorenzo Aldini è famoso. Un esempio? «C’è un codice d'onore anche per i bugiardi. Il codice a balle».