Studio di fattibilità Cime Bianche, protestano Cai e Comitato: «Buttati via 403.000 euro»
"Il grande raggiro del Consiglio regionale e dei valdostani tutti: 403.000 euro buttati alle ortiche".
E' quanto dichiarano il Cai Valle d'Aosta e il comitato Ripartire dalle Cime bianche in una nota che fa riferimento allo studio di fattibilità per la realizzazione di un nuovo impianto di risalita nel vallone tra la Valtournenche e la val d'Ayas.
"Anziché sottoporre la documentazione all'esame delle Commissioni e del Consiglio Regionale della Valle d'Aosta - si legge - la Giunta regionale, probabilmente in forte imbarazzo, ha deciso di buttare alle orti-che lo studio di fattibilità e di forzare la mano inserendo nel Defr 2024/2026 in modo del tutto provocatorio in capo alla lista delle priorità per gli impianti a fune “l'avvio dell'iter autorizzatorio di fattibilità tecnico-economica per il collegamento inter-vallivo Cime Bianche”, relegando in fondo all'elenco le reali priorità di intervento sugli impianti esistenti".
"Una dichiarazione d'intenti mistificatoria, lontana dall'effettiva percorribilità, con l'unico concreto risultato far perdere altro tempo prezioso per progettare una strategia di sviluppo locale volta a diversificare e ampliare l'offerta turistica, a consolidare un assetto economico e sociale che vada oltre la mono-cultura dello sci, in un'epoca di rapidi ed innegabili cambiamenti climatici, economici e culturali a livello globale" concludono Cai e comitato.