Studi nel Vallone di San Grato e punto informativo nella Casa Linty A Issime si presentano le iniziative del progetto transfrontaliero DAHU

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Si terrà lunedì prossimo, 25 novembre, alle 18, all’auditorium salone z’Lannsch Hous di Issime, la presentazione del progetto DAHU “Développement et Adaptation des occupations HUmaines en montagne”, finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VI-A Italia – Francia Alcotra 2021-2027. Il valore complessivo del progetto sfiora i 3 milioni di euro, di cui una metà destinata alla Valle d’Aosta e l’altra all’Alta Savoia. In generale, il progetto DAHU propone un approccio interdisciplinare innovativo alla tematica del cambiamento climatico, volto a ricalibrarne il significato alla luce del contesto storico e soprattutto a valutarne le conseguenze sui paesaggi culturali, ponendosi come obiettivo lo sviluppo di uno studio centrato sulle capacità di adattamento delle comunità umane a fronte dei cambiamenti climatici registrati nel corso della storia, analizzandone le risposte su una definita scala territoriale, individuata per la Valle d’Aosta nel Vallone di San Grato nel Comune di Issime. Il fine è quello di fornire una visione storica e culturale sul cambiamento climatico per una destagionalizzazione dell'offerta turistica imposta dallo stravolgimento del binomio “montagna” - “turismo bianco”, per un rafforzamento degli attori culturali sul territorio e per accrescere la consapevolezza nelle popolazioni del necessario adattamento ai cambiamenti già in atto e a quelli che verranno nel medio e lungo periodo.

Nello specifico, la conferenza illustrerà le attività di ricerca e studio in corso nel Vallone di San Grato, in capo alla Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali, e il progetto di realizzazione del punto informativo nella casa Linty, in capo al Comune di Issime, per farne un centro transfrontaliero di interpretazione della resilienza dell’uomo nella storia ai cambiamenti climatici. Infine, sarà presentato il processo partecipativo che mira a coinvolgere attivamente tutta la comunità di Issime nella definizione di una strategia di sviluppo sostenibile del territorio, valorizzando il prezioso patrimonio culturale Walser e affrontando le sfide poste dai cambiamenti climatici. Il percorso, guidato dai professionisti del Consorzio Starting4, si svilupperà attraverso una serie di incontri e laboratori che vedranno protagonisti operatori turistici, imprenditori agricoli, associazioni culturali e scuole del territorio.

«I progetti di cooperazione, - dichiara l’assessore Jean-Pierre Guichardaz - oltre a mettere a disposizione risorse economiche importanti per le nostre comunità, consentono di investire sul tema del coinvolgimento della popolazione e dell’appropriazione del nostro patrimonio. Il progetto DAHU rappresenta un'opportunità unica per la comunità di Issime di essere protagonista del proprio sviluppo, costruendo insieme una visione condivisa e sostenibile del futuro».

«Le peculiarità del Vallone di San Grato, evidenziate in questi anni dalle ricerche condotte dall’Associazione Augusta, lo rendono un territorio d’elezione per proporre uno studio multidisciplinare innovativo, che coniughi aspetti scientifici e culturali. - aggiunge la soprintendente ai Beni e alle Attività culturali Laura Montani - Alla ricchezza architettonica e paesaggistica del Vallone si unisce inoltre la possibilità di presentare il progetto di restauro conservativo di casa Linty, un edificio storico di proprietà comunale attualmente in condizioni di semi abbandono ma parte dell’ampio e caratteristico patrimonio del costruito storico di Issime nella tipologia della “casa concentrata” diffusasi tra il XVI e il XVIII secolo».

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