Studenti ucraini, indicazioni per accoglierli nelle scuole

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La sovrintendente agli Studi Marina Fey ha inviato alle istituzioni scolastiche valdostane una circolare riguardante le prime indicazioni sulle modalità di accoglienza scolastica degli studenti ucraini esuli. Richiamando la normativa nazionale viene in particolare evidenziato: «Le istituzioni scolastiche, in collaborazione con la Sovraintendenza agli Studi e con gli enti locali di riferimento, si attiveranno per realizzare l’integrazione scolastica degli studenti in fuga dalla guerra, assicurando l'inserimento il più possibile vicino ai luoghi presso cui questi ultimi trovano asilo». La Sovrintendente agli Studi sottolinea pertanto «L’importanza dell’individuazione di figure che predispongano strumenti didattici e materiali per favorire l’apprendimento della lingua italiana e coordinino gli interventi sugli alunni, anche attraverso l’attivazione di percorsi integrati scuola-famiglia e scuola-territorio, per favorire l’offerta di occasioni di socializzazione, ricreative o sportive».

Tra i temi affrontati figurano anche l’assistenza psicologica, il supporto linguistico e gli aspetti più specificatamente sanitari. Su quest’ultimo argomento, in particolare, viene ricordato che le Linee guida pubblicate dal Ministero nel 2017 raccomandano alle scuole di accertare se siano state praticate o meno agli alunni in ingresso le vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la presentazione della relativa documentazione. In assenza di tale certificato, sarà necessario avviare un’interlocuzione con l’Azienda Usl per le opportune procedure e verifiche, anche al fine della regolarizzazione, in particolare per quanto riguarda l’inserimento dei minori inferiori ai 6 anni. Viene infine precisato che l’iscrizione a scuola potrà avvenire soltanto dopo che gli interessati abbiano espletato le procedure di primissima accoglienza nel centro della Croce Rossa Italiana, a Chavonne di Villeneuve, e ottenuto il codice “Straniero temporaneamente presente” (Stp), rilasciato dall’Azienda Usl. «È essenziale essere accoglienti verso gli esuli dell’Ucraina, così drammaticamente colpiti dalla proditoria invasione russa. - commenta l’assessore all’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate Luciano Caveri - La scuola valdostana si dimostra ospitale e non solo per gli obblighi derivanti dalla direttiva comunitaria che già venne emanata in occasione della guerra dei Balcani. Si tratta di essere coordinati come opportunamente deve avvenire attraverso il ruolo della Sovrintendenza agli studi». Quindi l’assessore Luciano Caveri aggiunge: «Segnalo, come delegato agli Affari europei, la buona notizia che a beneficio dell’accoglienza potranno essere usati fondi comunitari del vecchio periodo dì programmazione ancora attivo, come da decisione della Commissione europea. Il ruolo dell’Unione europea è stato rafforzato nel corso di questa crisi umanitaria così drammatica con una guerra che colpisce il Vecchio Continente».

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