Stop alla «scuola polmone» di Tzamberlet, le imprese vogliono 950mila euro

Stop alla «scuola polmone» di Tzamberlet, le imprese vogliono 950mila euro
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Dopo lo stralcio dell'accordo di programma tra il Comune di Aosta e la Regione per la costruzione della «scuola polmone» di Tzambarlet (nella foto, un rendering), nel capoluogo regionale, ora spunta un ricorso. A presentarlo davanti al Tribunale amministrativo regionale della Valle d'Aosta è l'Eco-École, il consorzio che si era aggiudicato provvisoriamente i lavori di costruzione dell'edificio che avrebbe dovuto ospitare due istituzioni scolastiche. Il consorzio punta il dito contro il provvedimento dirigenziale con cui la giunta di Erik Lavevaz ha revocato, in autotutela, l'affidamento dei lavori.

Dal punto di vista pratico, Eco-École (che riunisce le imprese Cogeis, Ivies, Edilvi Costruzioni, Montipò Costruzioni generali e il Consorzio stabile Valle d’Aosta) impugna dinanzi al Tar il provvedimento dirigenziale dello scorso 4 aprile (conseguente alla decisione assunta dalla Giunta Lavevaz alla fine di febbraio) con cui l’amministrazione di piazza Deffeyes revoca (in autotutela) gli atti di avvio dell’affidamento, «a seguito del venir meno dell’interesse pubblico alla realizzazione del progetto». L’opposizione è mirata in primis ad ottenere la condanna della Regione a risarcire al Consorzio i danni patiti, quantificati in oltre 950mila euro.

La Giunta regionale ha deciso di costituirsi in giudizio, conferendo un incarico interno di patrocinio legale in co-delega con il giurista Giovanni Guzzetta, prenotando un importo di 31.650 euro. L'udienza è fissata per martedì 20 settembre.

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