Stele in memoria di Antonio Sonatore: mozione respinta
Il Consiglio Valle, duirante la seduta di mercoledì scorso, 7 giugno, ha respinto con 21 voti di astensione e 11 a favore (Lega Vallée d’Aoste, Forza Italia e Gruppo Misto), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste per l'intitolazione di una stele in ricordo della figura di Antonio Sonatore preferibilmente da porsi nelle vicinanze del tribunale di Aosta.
«Con questa mozione non vogliamo celebrare una singola persona o entrare nei dettagli di una vicenda familiare, ma vogliamo accendere un faro sui genitori separati, che sono i nuovi poveri, vittime di sistemi giudiziari che stritolano i loro diritti. - ha detto il capogruppo Andrea Manfrin - Antonio Sonatore era un docente valdostano morto il 9 aprile 1996, a 49 anni, a seguito delle lesioni che si è procurato dopo essersi dato fuoco davanti al Tribunale di Aosta per protestare contro una sentenza che gli impediva di vedere la figlia: egli è divenuto il simbolo di un movimento di genitori separati, principalmente padri, che difendono l'inalienabile diritto dei minori a crescere con entrambi i genitori anche se separati e sarebbe giusto ricordare questa figura con l'intitolazione di uno spazio pubblico dedicato a lui».
Il presidente della Regione, Renzo Testolin ha parlato di una mozione che «Tratta di una questione molto delicata e sulla quale mi trovo in difficoltà a intervenire, in particolare riguardo al percorso proposto di intitolazione della stele: reputo, infatti, indispensabile tenere conto, in queste situazioni, in primis delle sensibilità delle persone che hanno vissuto questa tragedia in prima persona e che ne portano ancora emotivamente le conseguenze. Ho avuto modo di ascoltare la figlia che mi ha chiesto di far rimanere al di fuori della politica questo tipo di iniziative nel rispetto di emozioni e ricordi che devono invece restare nell'intimità e nella descrizione di chi purtroppo li ha vissuti: per rispetto di questa richiesta, chiedo quindi il ritiro della mozione o in alternativa la maggioranza si asterrà».