È stato approvato dalla Giunta il progetto regionale per la prevenzione del suicidio

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La Giunta, nella seduta di lunedì 9 maggio, ha approvato il progetto regionale per la prevenzione del suicidio. «L’Assessorato della Sanità ha accolto l’appello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - precisa una nota dell’Amministrazione regionale - che ha definito la prevenzione al suicidio come un imperativo globale perché il suicidio affligge profondamente gli individui, le famiglie, i luoghi di lavoro, la comunità e la società nel suo complesso. Ognuno dovrebbe saper riconoscere i segnali d’allarme, promuovendo la consapevolezza e migliorando gli interventi e le tecniche preventive».

Con tale atto si intende non solo sistematizzare le attività già poste in atto per contrastare il fenomeno, ma anche avviare nuovi interventi di prevenzione e contrasto degli atti anticonservativi.

In particolare, sarà costituito un Tavolo interistituzionale, prevedendo il coinvolgimento degli altri enti e soggetti che a vario titolo potranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati, mediante l’implementazione di una serie di attività. Al Tavolo interistituzionale, coordinato dall’Assessorato della Sanità, partecipano le seguenti istituzioni: Assessorati regionali delle Opere pubbliche e territorio e dell’Istruzione, Università e Politiche giovanili, la Sezione “Il Mandorlo fiorito” dei Volontari del soccorso Grand-Paradis, l’Azienda Usl della Valle d’Aosta, l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia penitenziaria, il Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale, il Vescovado, l’Università della Valle d’Aosta, il Celva, la Chambre Valdôtaine e gli organi di informazione.

Le aree di intervento sono una campagna di prevenzione e sensibilizzazione della popolazione, la formazione ed educazione degli operatori di primo intervento, processi di garanzia per facilitare l’accesso alle offerte di aiuto, garantire una presa in carico e trattamenti efficaci, l’istituzione delle “Sentinelle”, cioè soggetti che saranno addestrati alla rilevazione dei segnali precoci, azioni di prevenzione nei giovani, sostegno ai superstiti e alle persone implicate, riduzione delle disponibilità di mezzi suicidari, invito agli organi d’informazione ad adottare le linee guida per una comunicazione più responsabile, contribuendo all’abbattimento dello stigma e del giudizio.

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