Stagionali rimasti senza reddito, pronto un milione di euro
«E' un'iniziativa concreta che si inserisce sul bilancio esistente, in attesa di nuove risorse per azioni e programmazione. Abbiamo messo a disposizione 1 milione di euro per dare una risposta concreta ai lavoratori che hanno perso il reddito». Così la Giunta regionale cerca di arginare il problema dei lavoratori stagionali che, con un turismo invernale mai cominciato, diventa ogni giorno più preoccupante.
Lo ha detto l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Luigi Bertschy, presentando il nuovo provvedimento a favore dei lavoratori stagionali durante la conferenza stampa - mercoledì scorso, 10 marzo - di illustrazione del Documento di programmazione economica e finanziaria regionale (il Defr) per il prossimo triennio approvato martedì 9 dalla Giunta.
«Da novembre in avanti - ha aggiunto - abbiamo individuato una platea di circa 500 soggetti. L'intervento che proponiamo permetterà, in maniera forfettaria e una tantum, di erogare 1.000 euro a chi non ha avuto ammortizzatori sociali negli ultimi 60 giorni e 1.500 euro a chi non li ha avuti da più di 60 giorni. Non potrà riceverlo chi percepisce il reddito di cittadinanza».
«E' la prima azione - ha proseguito Luigi Bertschy - che precede interventi a favore di imprese e professionisti su cui stiamo lavorando. Quello che manca è l'intervento del Governo nazionale. Da parte nostra mettiamo in campo quest'azione concreta, peraltro non esaustiva e non sostitutiva, che vuole essere un primo passo».
L’indennità di 1.000 euro è destinata ai lavoratori stagionali che non hanno potuto ottenere l’indennità di disoccupazione Naspi, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Requisito richiesto: aver lavorato a tempo determinato per un periodo superiore ai 2 mesi, tra il 1° ottobre 2019 ed i 31 dicembre 2020.
«Abbiamo reperito la cifra di 1 milione di euro per dare queste risposte ai lavoratori che, oltre a non aver potuto lavorare hanno perso, non essendosi avviata la stagione invernale, il reddito che veniva dato dalla Naspi e che permetteva loro di vivere. - ha spiegato l’Assessore - Da novembre in avanti abbiamo individuato una platea variabile, superiore alle 500 unità, che non ha avuto la possibilità di godere di un reddito».
Questo in attesa delle misure del governo centrale: «È una prima azione che precede quanto faremo per le imprese, i professionisti, i maestri di sci e su cui stiamo lavorando come maggioranza e che proporremo in Consiglio. - ha aggiunto Luigi Bertschy - Manca ancora l’intervento del Governo nazionale: il giorno dopo il suo insediamento ho scritto al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando chiedendo di porre la massima attenzione a questa situazione. Da parte nostra, questa è un’azione concreta non sostituiva e non esaustiva, un primo passo. Se troveremo altre risorse in Bilancio si potranno pensare anche altre misure di emergenza. Questo intervento, però, è rivolto a tutti i lavoratori stagionali: dagli impianti a fune a quelli nell’impianto turistico e commerciale, che si sono trovati di fronte una situazione inedita quanto drammatica».
«L’intervento più strutturale arriverà a seguito del Rendiconto con l’avanzo 2020» ha precisato il presidente Erik Lavevaz.