Spostato il confine tra i Comuni di Gaby e di Issime Nuovo spartiacque tra terre walser e francoprovenzali

Spostato il confine tra i Comuni di Gaby e di Issime Nuovo spartiacque tra terre walser e francoprovenzali
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Basta la parola “confine” per allarmare, soprattutto quando si tratta di terreni privati. In questo caso lo spostamento del confine è addirittura quello tra 2 Comuni della Valle del Lys, Gaby e Issime, vicini ma storicamente divisi anche da una differenza culturale e linguistica: Gaby è infatti una roccaforte francoprovenzale all’interno dell’Unité des Communes Walser - che comprende pure Issime, Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité -, con la sola eccezione del villaggio di Niel a 1.500 metri che ha origini walser. Issime è invece completamente walser. Curiosità linguistiche a parte, i confini catastali tra Gaby e Issime risultavano diversi da quelli amministrativi. Ora, dopo 3 anni di pratiche burocratiche, la questione è stata definitivamente risolta da una deliberazione della Giunta regionale che, ai sensi della legge numero 54/1998, ha disposto la rettifica della linea di confine tra i 2 paesi, secondo la volontà già espressa dai rispettivi Consigli a maggioranza assoluta dei propri componenti e in reciproco accordo, con deliberazioni numero 28 del 18 settembre 2018 per Gaby e numero 25 del 26 settembre 2018 per Issime.

«E’ emersa l’opportunità di far coincidere, in linea generale, i confini amministrativi con quelli catastali, - si legge nella deliberazione regionale - tenuto conto che si tratta soprattutto di zone montane, evitando così il frazionamento dei mappali e i conseguenti oneri finanziari per le Amministrazioni comunali e i proprietari dei terreni coinvolti».

«Gaby è stato una frazione di Issime fino al 31 marzo 1952, quando è diventato Comune autonomo. - ricorda il sindaco di Gaby Francesco Valerio - In occasione dell’adeguamento del Piano regolatore paesaggistico, abbiamo rilevato differenze tra la linea di confine amministrativa e quella catastale, e doveva prevalere quest’ultima in quanto non modificabile. A gennaio 2018 si è tenuto un incontro tra i 2 Comuni, la Regione e l’Agenzia delle Entrate per verificare gli aspetti tecnici catastali e cartografici ed è emersa l’opportunità di sanare queste difformità in modo da poter procedere all’approvazione del Piano regolatore generale da parte di entrambi i Comuni. Il tutto è avvenuto di concerto e senza arrecare alcun disagio ai residenti. La delibera della Giunta regionale è un atto dovuto per avallare queste modifiche. Non ci ha guadagnato nessuno perché sono zone di alta montagna».

«A livello amministrativo non cambia nulla, è stato solo un sistemare le carte, poiché i tecnici si sono accorti che i 2 Piani regolatori evidenziavano alcune difformità. - conferma il sindaco di Issime Christian Linty - Lo spostamento del confine modifica di poco la situazione preesistente, riguardando solo 6 o 7 punti in località sperdute di alta montagna».

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