Sport popolari, niente via libera da Roma I campionati non partiranno prima di maggio

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Niente da fare per gli sport popolari. Dal Coni, giovedì scorso 15 aprile, non è arrivata l’attesa deroga per le attività della Figest - la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali - che quindi rimangono bloccate almeno sino a fine aprile.

“La settimana prossima, quando verosimilmente circoleranno le bozze del nuovo Decreto del Governo che definirà le riaperture del mese di maggio, capiremo meglio cosa potremo fare. - afferma Fabrizio Viérin, presidente della rebatta e uno dei 3 delegati valdostani del direttivo della Figest - Al momento sappiamo che finché resta in vigore il Dcpm attuale, ovvero sino alla fine aprile, noi non possiamo tornare in campo”.

Una decisione che non ha certo preso in contropiede gli addetti ai lavori degli sport popolari valdostani, convinti ormai da qualche giorno dell’impossibilità di riprendere l’attività a stretto giro di posta. L’ulteriore rinvio definito giovedì obbligherà i direttivi di tsan, rebatta e fiolet a riunirsi al più presto - con tutta probabilità già la settimana prossima - per decidere il da farsi. Difficile ridisegnare la stagione primaverile, soprattutto in assenza di certezze sul giorno giusto dal quale ripartire. Tutte le discipline hanno studiato soluzioni alternative per ridurre drasticamente le giornate di gioco: il modello del torneo autunnale della rebatta - con 3 domeniche di selezione e una di finali - potrebbe essere esportato anche al fiolet e più difficilmente allo tsan. L’alternativa è prolungare la stagione oltre la data tradizionale - la prima metà di giugno - ma buona parte dei giocatori non sarebbe d’accordo con questa possibilità.

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