Spaccio di stupefacenti, la Procura chiede il rinvio a giudizio per sei indagati

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La Procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio delle 6 persone indagate nell'ambito di un'operazione antidroga in cui era coinvolta anche Jessica Lesto, la donna aostana di 32 anni trovata morta in una fossa lungo la riva della Dora Baltea la sera di martedì 31 maggio scorso (vedi articolo a destra).

Si tratta del marito della donna, Dia Matabara, 37enne originario del Senegal - irreperibile e probabilmente all'estero -, Patrick Giuseppe Michel Bertucci, 43 anni, nato ad Aosta, Fabian Marciano, 44 anni, nato a Pisa e residente ad Aosta, Antonio Meli, 42 anni, nato a Palermo e residente a Sarre, Babacar Gueye, 21 anni, nato in Senegal e irregolare in Italia, Stephanie Ansermin, 36 anni, nata ad Aosta e residente a Sarre.

Proprio l'accampamento dove era stato trovato il corpo di Jessica Lesto è considerato dagli inquirenti un luogo di spaccio. Per loro, nel luglio scorso, erano scattate misure cautelari.

Erano stati sequestrati 22 grammi di crack, 8 di eroina, 15 di cocaina. Altre 23 persone, tutte residenti in Valle d’Aosta o lavoratori stagionali, sono state segnalate come consumatori di stupefacenti all'autorità prefettizia L'indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Gruppo di Aosta è stata coordinata dal sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi.

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