Sono stati premiati i protagonisti di un anno di batailles
La tradizionale “remise des prix” ha concluso domenica scorsa, 20 novembre, la stagione 2022 delle batailles de reines. Un concorso che ha segnato il ritorno alla normalità dopo i 2 anni segnati dalla pandemia. Lo si è visto anche nella festa conclusiva, che ha riunito al padiglione nel piazzale dell’arena Croix-Noire ben 450 persone, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, quando vigevano ancora le strette limitazioni per il Covid.
«Siamo soddisfatti per la grande partecipazione alla festa di domenica e per come si è svolto questo anno di batailles. - commenta il presidente dell’associazione Amis des Batailles de Reines Roberto Bonin - Siamo riusciti a dare risposte concrete in alcuni ambiti. In vista del prossimo anno, faremo delle riflessioni se proseguire così o se apportare qualche correttivo, ma nel complesso c’è soddisfazione».
Sono stati premiati gli allevatori protagonisti della finale del 65esimo Concours, che si è disputata domenica 23 ottobre scorso: ai proprietari delle reines regionali (Bataille dei Frères Martignon di Fénis in prima categoria, Rubis di Massimiliano Garin di Cogne in seconda e Falchetta di Lorenzo Rosset di Nus in terza) è stata donata una scultura raffigurante la propria regina realizzata da Ivan Verthuy di Chambave; ai secondi classificati (Mañana di Josef Patruno e Silvia Balicco di Nus in prima categoria, Zara di Claudio Berthod di Doues in seconda e Baronne di Edy Gontier di Aymavilles in terza) un’opera realizzata da Davide Chabod di Fénis; un dipinto su legno di Muriel Persod è andato ai terzi (Briganda dell’azienda agricola Verney di Gressan e Caprice di Livio Pervier di Aosta per la prima categoria; Battaillon di Aurelio Crétier di Saint-Christophe e Battaillon dei Frères Abram di Doues per la seconda; Perla dei Frères Béthaz di Gressan e Reinette di Gildo Bonin di Gressan per la terza). Un quadretto con la foto della regina è invece stato donato agli allevatori arrivati fino ai quarti di finale. A tutti i proprietari di bovine qualificate alla finale è stato attribuito un rimborso spese.
Una scultura di Battista Enrietti è stata consegnata ai proprietari delle regine dell’Interregionale (l’azienda Avoyer-Castellan di Saint-Rhémy-en-Bosses con Bambola) e del Combat des deuxièmes veaux (Nello Girod di Fontainemore con Moureun). Un riconoscimento è stato attribuito anche alle piazzate dal secondo all’ottavo posto in entrambi questi ultimi concorsi, così come alle migliori bovine valdostane all’Espace Mont Blanc (Lion di Fabio Lombardo di Saint-Christophe, Monella di Jean-Pierre Albaney di Charvensod, Axel di Luigino Collé di Gressoney-Saint-Jean e Mistral di Fulvio Borbey di Pollein).
Infine, come ogni anno, l’Arev - Association Régionale Eléveurs Valdôtains ha premiato le bovine più produttive: Fortuna di Simon Pariset di Rhêmes-Saint-Georges in prima categoria con 4.185 chili di latte, Cristal di Romeo Thomasset di Saint-Nicolas in seconda con 3.262 chili e Bandit di Mirko Rosset di Nus in terza con 3.575 chili.