Sono stati accettati i simboli di “Federalismo e Autonomie” e “Rassemblement Valdôtain”

Sono stati accettati i simboli di “Federalismo e Autonomie” e “Rassemblement Valdôtain”
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Dopo il deposito di domenica scorsa a Roma, mercoledì 24 alla vigilia della Festa della Liberazione il Ministero dell’Interno ha accettato ufficialmente i simboli di Rassemblement Valdôtain con un leone rampante bianco in campo rosso e di Orgueil Valdôtain con la dicitura Federalismo e Autonomie in bianco sul fondo azzurro, con una striscia laterale rossonera.

A questo punto, dopo la pausa del 25 aprile, ieri - venerdì - si è entrati nella fase decisiva che porterà entro mercoledì prossimo, 1 maggio, al deposito delle 2 liste targate Valle d’Aosta alla Corte d’Appello di Milano. Per Rassemblement Valdôtain l’apparentamento è sicuro con la Libertà, promossa dal leader di Sud chiama Nord e sindaco di Taormina Cateno De Luca. Ma chi saranno i candidati? Se la discesa in campo di Stefano Aggravi è certa, sono in via di definizione i nomi di altri 2 o forse 3 candidati. «Formalizzeremo il listino all’atto della presentazione in Corte d’Appello, - spiega Stefano Aggravi - quindi martedì 30 aprile, oppure mercoledì 1° maggio, in entrambi i giorni c’è tempo dalle 8 alle 20. Oltre a me, avremo 1 candidato che deriva da un accordo con un piccolo movimento regionalista piemontese, poi dobbiamo decidere per un altro nome, o magari 2. L’intenzione è di coprire tutta la circoscrizione. Nel fine settimana avremo gli incontri decisivi.» Ma come è nato l’apparentamento con Sud chiama Nord? «Dal rapporto di collaborazione con il Partito Popolare del Nord dell’onorevole Roberto Castelli che ci ha portati al tavolo di Cateno De Luca che si può presentare in tutta Italia. - risponde Stefano Aggravi - Poi, a Pasqua, il Partito Popolare del Nord si è sfilato: sono scelte che rispettiamo, anche se avremmo preferito saperlo da Roberto Castelli e non dai giornali. Comunque noi rispettiamo l’accordo fatto.»

Anche Federalismo ed Autonomie è alla ricerca della conferma da parte di 2 candidati di fuori valle, da affiancare a Laurent Viérin, l’ex presidente della Regione. Non trapela nulla al riguardo, se non la soddisfazione di Orgueil per avere visto riconosciuto il simbolo depositato a Roma. Si continua a lavorare in vista dell’apparentamento che verrà definito nel fine settimana. «Le prossime elezioni europee - commenta Laurent Viérin - saranno decisive per affermare la volontà di costruire un’Europa migliore, vicina ai cittadini, ai territori - e ai loro bisogni - e alle differenze che la compongono, che ne fanno la ricchezza. In questo contesto il sistema delle Autonomie e delle minoranze linguistiche riveste un valore fondamentale nel processo di costruzione di un’Europa federale dei Popoli e delle Regioni, che rispetti e tuteli le differenze di lunga, di cultura e di territorio, anche delle piccole realtà, con particolare riferimento alle tematiche della montagna e dei territori alpini.» «In questo senso - spiega Laurent Viérin - riconoscendo fondamentale il ruolo delle regioni e dei territori che compongono l’arco alpino, e le specificità culturali e linguistiche che portano con sé, anche nel processo di integrazione europea, si è costruito un progetto che, partendo dalla Valle d’Aosta, possa aggregare le sensibilità dei “Peuples frères” e delle altre realtà e minoranze delle Alpi, per costruire una prospettiva comune. Un progetto che non si fermerà alle elezioni europee, denominato Federalismo ed Autonomie, ricordando Emile Chanoux e rifacendosi alla dichiarazione di Chivasso e al Manifesto di Ventotene, che ha l’obiettivo di portare la voce della montagna e delle minoranze a Bruxelles.»

Il consigliere regionale Stefano Aggravi e, sopra, il simbolo di Rassemblement Valdôtain presentato per le elezioni europee

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