Sono partiti da Fontainemore gli oltre mille fedeli che partecipano alla storica Processione di Oropa
Sono partiti alle 23 di ieri, venerdì 26 luglio, da località Pillaz a Fontainemore, i circa 1.200 fedeli partecipanti alla storica Processione di Oropa. Per tradizione, l’evento si ripete ogni 5 anni ed è arrivato a coinvolgere, nel 2000, 3mila pellegrini. L’ultima edizione si è svolta nel 2015, avrebbe dovuto ripetersi nel 2020 ma era saltata a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Il successivo appuntamento sarebbe dovuto quindi essere nel 2025 ma è stato anticipato perché l’anno prossimo si svolgerà l’anno giubilare e quindi tutte le iniziative si concentreranno a Roma.
Dopo 12 ore di cammino, l'arrivo dei pellegrini è previsto per le 12.30 circa di oggi, sabato 27, al Santuario di Oropa, dove nel pomeriggio i partecipanti possono avvicinarsi al sacramento della confessione. La Messa viene celebrata alle 17 nella Basilica Nuova. La sera, alle 21, i pellegrini si ritrovano per la fiaccolata. Domani, domenica 28 luglio, la partenza sulla via del ritorno sarà subito dopo la Messa delle 7.45, che verrà celebrata nella Basilica Antica. L’arrivo alla chiesa parrocchiale di Fontainemore è in programma intorno alle 19.30. I pellegrini valdostani riempiranno il Santuario e l’albergo, nella foresteria. Le prenotazioni per il pernottamento hanno superato le 450. La cantoria di Fontainemore si occupa di animare la processione con i canti, soprattutto nella parte finale del cammino, prima dell’arrivo, e poi nelle celebrazioni. Dopo la salita notturna, i partecipanti si dispongono in corteo, davanti gli uomini e dietro le donne e i bambini (uomini e donne camminano sempre separati), portando le insegne e cantando litanie e “Regina Montis Oropae”. Viene eseguito anche “Ave Regina d’Oropa”, composto da Sandro Frola per il quinto centenario dell’Incoronazione della Madonna, nel 2021. Alla Processione partecipano - insieme a tante persone comuni - il vescovo di Aosta Franco Lovignana, il vescovo emerito Giuseppe Anfossi, il parroco di Fontainemore, Gaby, Issime e Lillianes don Marian Benchea e - una volta superato il colle della Barma - anche il vescovo di Biella Roberto Farinella e il vescovo emerito di Casale Monferrato Alceste Catella.
La tradizione del pellegrinaggio viene fatta risalire al XIII secolo, ma secondo la tradizione il Santuario venne costruito intorno al IV secolo, per iniziativa del primo vescovo di Vercelli, Sant'Eusebio, inglobando anche il «Roc», un voluminoso masso erratico di epoca preistorica oggi all’interno dell’edificio.