Sono 5.388 i valdostani in lista d’attesa per sottoporsi a un ricovero programmato
I pazienti in lista d’attesa per un ricovero programmato (di tutte le classi di priorità) al 14 novembre scorso erano complessivamente 5.388, di cui 1.466 in lista per la chirurgia generale. I dati sono stati forniti dall’assessore alla Sanità Carlo Marzi in Consiglio Valle giovedì scorso, 21 novembre, rispondendo a un’interrogazione di Erika Guichardaz del gruppo Progetto Civico Progressista. Si tratta di numeri importanti, che però l’assessore ha presentato in chiave positiva, paragonandoli alla situazione precedente. «Possiamo sostenere, confrontando questi numeri con quelli di fine 2023 (che vedevano 6.383 in lista per intervento chirurgico ordinario e 1.975 per intervento di chirurgia generale) che le attività in corso stanno producendo la propria efficacia. Infatti, in 12 mesi, vi sono 1.000 pazienti in attesa in meno, di cui 400 solo di chirurgia generale» ha rimarcato l’Assessore alla Sanità.
Tra le attività ricordate per “snellire” le liste di attesa delle operazioni chirurgiche, il potenziamento della collaborazione con la Clinica di Saint-Pierre. «Di recente abbiamo incentivato le collaborazioni anche nell’ambito della lungodegenza, non solamente ortopedica e in day surgery, gli interventi chirurgici semplici che si risolvono in giornata o con un pernottamento al massimo. - ha ricordato Carlo Marzi - Questa nuova collaborazione è di fondamentale importanza poiché consente all'Usl di disporre di 20 posti letto da utilizzare per poter dimettere dal Parini e dal Beauregard in tempi più celeri, concorrendo allo smaltimento dei flussi dei pazienti in attesa di ricovero dal Pronto soccorso. Per potenziare l’attività di smaltimento delle liste d’attesa, alla fine del 2023 abbiamo quindi adottato una specifica norma regionale, che ha dato la possibilità a Isav di svolgere interventi di chirurgia generale anche in regime di ricovero ordinario. Solo a partire dal 2024 sono stati eseguiti ben 358 interventi di chirurgia ortopedica (in regime di ricovero e di chirurgia ambulatoriale), tra gennaio e luglio, e 177 interventi di chirurgia generale, di cui 149 in day surgery da gennaio a ottobre, e 28 in regime ordinario, questi ultimi a partire dal mese di settembre in cui questi sono stati attivati, sino allo scorso ottobre. Per quanto riguarda la chirurgia ortopedica, da gennaio a luglio sono stati effettuati interventi per un costo complessivo di circa 1 milione e 813mila euro, mentre per la chirurgia generale in day surgery (gennaio - ottobre) la spesa ammonta a 176mila euro».
«La realtà recentemente rappresentata dal pensionato valdostano intervistato per la trasmissione “L'aria che tira” su La7 è ben diversa e molto lontana da quella illustrata dall'Assessore. - ha commentato la capogruppo di Pcp Erika Guichardaz - L'intervistato, in attesa di essere operato da oltre un anno, non ha avuto nessuna certezza dell'iter da seguire: ha ricevuto una serie di indicazioni che si discostano dalle modalità previste dalle procedure concordate tra Ausl e Isav. Perché le persone non vengono opportunamente informate del percorso da seguire, specificando i tempi di priorità? E soprattutto, come è possibile che se un privato in lista d'attesa nel pubblico e rientrante nella tipologia dei pazienti eleggibili della convenzione, contatta direttamente la clinica si attivi una sorta di contrattazione tra il cittadino e la struttura convenzionata? Evidentemente c'è una mancanza di comunicazione che deve essere colmata per evitare situazioni come quelle passate in televisione. Ci sono tante persone che continuano a segnalarci criticità di questo tipo senza avere certezza di come poter accedere ai servizi sanitari».