«Solo quest’anno quaranta studenti “scivolati” dai Licei al Tecnico»: i consigli della preside del Manzetti sulla scelta della scuola superiore

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Sul sito internet dell'Istituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Manzetti è pubblicata una lettera aperta della dirigente scolastica Susanna Occhipinti (foto) in merito alla situazione delle iscrizioni e alla composizione delle classi nella scuola.

Nel momento in cui le famiglie e i ragazzi delle scuole medie stanno scegliendo quale scuola superiore frequentare l'anno prossimo, la Dirigente del Manzetti fa alcune considerazioni sull'indirizzo Tecnico che, pur accogliendo tutti i ragazzi in obbligo formativo, deve svolgere l'importante compito di formazione di tecnici qualificati.

Partendo «dagli incontri di orientamento organizzati presso le “vecchie” scuole medie per indirizzare e facilitare la scelta della scuola superiore a cui iscriversi: liceo, tecnico o professionale. - scrive Susanna Occhipinti - L’impressione avuta è spesso stata di un forte disorientamento perché si tratta di una scelta difficile e perché gli indirizzi di studio sono sempre più numerosi e con differenze, tra gli uni e gli altri, sempre meno marcate.

A margine segnalo a malincuore che, quando questi incontri si svolgono, molti studenti, di fatto, “hanno già scelto” in modo semplicistico: se bravi vanno al liceo, se fragili al professionale, in subordine al tecnico».

«Da Dirigente scolastico, però, non posso non rilevare che solo in quest’anno più di quaranta studenti, sono “scivolati” dai Licei al Tecnico (i dati sono relativi solo al Manzetti). E questi ragazzi, quando arrivano nella nostra sede di via Festaz, ci riferiscono di una scelta sbagliata, di non aver valutato la propria voglia di studiare, di non essere stati consapevoli delle proprie capacità…

Così il Manzetti, - prosegue Susanna Occhipinti - che da un lato ha visto negli ultimi anni crescere in modo significativo i propri iscritti, si trova a dover affrontare una grande doppia sfida: infatti da un lato accoglie tutti coloro che, in obbligo scolastico, hanno il diritto all’istruzione con attenzione all’accoglienza e alla personalizzazione, ma con la conseguente crescita esponenziale di studenti iscritti con Bisogni Educativi Speciali (circa il venti per cento sul totale degli iscritti comprendente studenti neo arrivati in Italia, studenti con deficit da attenzione, studenti con disturbo oppositivo, studenti diversamente abili), a cui si aggiungono gli studenti in attesa di assolvere l’obbligo scolastico che contribuiscono a formare classi difficili, gestibili e valorizzabili dagli insegnanti solo con grande impegno; ma dall’altro, la nostra Istituzione è consapevole della responsabilità di dovere formare, proprio a partire da queste classi problematiche, in cinque anni, tecnici qualificati che, nei diversi indirizzi, dovranno essere in grado di affrontare consapevolmente e responsabilmente il mondo del lavoro o, in alternativa, di potersi iscrivere a qualsiasi corso universitario».

La dirigente Susanna Occhipinti conclude quindi la sua lettera aperta con una serie di suggerimenti ai genitori: «Fate in modo che la scelta dei vostri figli si basi sulle curiosità e sulle passioni, valorizzando gli interessi, certo ancora da far crescere, ma i cui germogli sono sicuramente già presenti; evitate che la scelta dipenda dalle sigle: in Francia tutte le scuole superiori sono Lycées e nei paesi anglosassoni il termine “liceo” non esiste; lasciate infine che i vostri figli facciano le proprie esperienze; sbagliare scuola, prendere un brutto voto, litigare con i compagni, perfino ripetere l’anno non sono fallimenti. Certo, meglio evitarli se possibile, ma sono anche occasioni per crescere e maturare, per consolidarsi e formarsi, per diventare adolescenti e poi adulti maturi e responsabili».

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