Slitta l’approvazione del consuntivo Scintille tra maggioranza e opposizione
E' slittata l'approvazione del bilancio consuntivo 2023 del Comune di Aosta prevista durante il Consiglio di giovedì scorso, 2 maggio. Non sono stati rispettati i 20 giorni previsti dal regolamento a partire dalla consegna del bilancio per la convocazione della seduta che lo avrebbe dovuto approvare. La questione è stata sollevata in una mozione d'ordine del gruppo La Renaissance Valdôtaine. Mancando l'unanimità in aula a procedere, i lavori si sono dovuti interrompere. In una nota, i capigruppo di maggioranza - Pietro Varisella di Alliance valdôtaine, Laurent Dunoyer dell’Union valdôtaint e Paolo Tripodi di Progetto civico progressista - scrivono che «Tale atto si configura come un uso strumentale delle prerogative del Consiglio, forse scaturito da tensioni interne all'opposizione, e che in ogni caso provoca un rallentamento degli investimenti e dei lavori programmati, a discapito della cittadinanza. I gruppi di maggioranza stigmatizzano questo comportamento irresponsabile a fronte dello sforzo congiunto di uffici e giunta per finalizzare il rendiconto nel più breve tempo possibile». Una nuova seduta straordinaria dovrebbe essere riconvocata probabilmente venerdì prossimo 10 maggio. Amareggiato il sindaco Gianni Nuti che commenta: «Si blocca per 10 giorni e inutilmente il lavoro dell'Amministrazione. Si sposta l'attenzione dalla sostanza alla forma. Sono certo che non tutta l'opposizione fosse d'accordo. In »onsiglio siedono politici di grande esperienza che non lo avrebbero mai fatto». Resta fermo sulle su posizione il capogruppo di La Renaissance Valdôtaine Giovanni Girardini, secondo cui «Per il terzo anno consecutivo, la maggioranza dimostra il non rispetto del nostro lavoro. Oltre 400 pagine da studiare in appena 2 settimane. In una situazione di emergenza avremmo chiuso gli occhi, ma dopo una riunione con l'opposizione, visto che il segretario generale ci ha assicurato che per la città non ci sarebbe stato alcun danno ci siamo convinti a chiedere una riconvocazione. Avevamo dato il via libera al Consiglio di giovedì scorso prima di leggere il parere dei revisori dei conti che sottolineava anch’esso il non rispetto dei tempi di legge».
Approvato il Piano urbano della mobilità sostenibile
Ieri, venerdì 3 maggio, il Consiglio comunale di Aosta ha approvato a maggioranza (17 voti a favori e 9 contrari) il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). «Il percorso - ha detto in aula Loris Sartore, assessore all'Ambiente, alla pianificazione territoriale e alla mobilità - era stato avviato dalla precedente amministrazione. L'obiettivo è ottenere un ambiente più sano e più sicurezza stradale: un minor numero di auto circolanti incide sulla quantità di incidenti stradali. Collegato a tutto questo, ci sono un miglioramento del traffico e una riduzione del congestionamento. I trasporti incidono per più del 30 per cento sulle emissioni di gas a effetto serra. Se non si mettono in atto azioni concrete sulla riduzione di gas a effetto subiremo gravi conseguenze, climatiche e sociali». Per Roberta Carla Balbis del gruppo La Reinassance, relatrice di minoranza, «Il Pums non sarebbe dovuto essere una priorità in un'epoca di post pandemia. Alcune predisposizioni in questo documento non si sviluppano in maniera organica con altri strumenti di governo del territorio». Bruno Giordano della Lega ha dichiarato: «Ciò che per voi è il Pums, per me è il piano urbano della mobilità insostenibile. Personalmente sono contrario alle zone 30 perché rallentano il traffico e aumentano l'inquinamento. Il mio è un no convinto sui contenuti».