Ski Club Gran Paradiso, 100 anni in un libro

Ski Club Gran Paradiso, 100 anni in un libro
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«Un Granparadiso di sci» è il titolo del libro (autore Giovanni Viel, Testolin Editore, 270 pagine, 35 euro) dedicato ai 100 anni di storia dello Ski Club Gran Paradiso presentato nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 24 settembre, con una conferenza ospitata nella Maison Gerard Dayné. «Ci vuole amore per dedicare 100 anni al proprio paese, ai suoi giovani, superando guerre e crisi che hanno resettato il futuro, il destino e reindirizzato l’economia di Cogne» scrive Giovanni Viel nell’introduzione del volume.

«Soprattutto ci vuole amore - aggiunge - per calzare gli sci e fare l’allenamento quotidiano al chiaro di luna dopo un massacrante turno in miniera, così come ci vuole amore per spendere la propria vita per il proprio paese e per un ideale di sport, forti dell’insegnamento che allenatori e dirigenti hanno offerto, negli anni, a quei giovani che così hanno capito bene cosa significa vestire questa divisa e rappresentare questo Sci Club: lo stambecco c’è l’hanno tatuato nell’anima».

Lo sci club è nato l’8 marzo del 1921: la prima affiliazione alla Fderazione Italiana Sport Invernali risale al 27 settembre del 1947. A succedersi alla presidenza Ermenegildo Perruchon nel 1946/47, Pier Fausto Cavallo (uno dei fondatori dell’Asiva) l’anno dopo, Vincenzo Perruchon sino al 1950 e ancora Pier Fausto Cavallo sino allo scioglimento del 1952. Erano anni d’oro, con lo stesso Vincenzo Perruchon che partecipò alle Olimpiadi del 1948 a Sainkt-Moritz e 1952 ad Oslo e vincere i Campionati Italiani della 18 chilometri nel 1947 su Rizzieri Rodeghiero e Aristide Compagnoni e la 15 chilometri nel 1954 su Arrigo Delladio e Vincenzo Ciocchetti,

Lo Sci Club è stato nuovamente affiliato alla Fisi nel 1953: tanti i Presidenti che hanno guidato il sodalizio, a partire da Marco Allera (il papà scomparso dell’attuale sindaco Franco), ancora Vincenzo Perruchon, don Corrado Bagnod (alla guida negli anni 1965 e 1966), Silvio Guichardaz, Arturo Allera (storico maestro di sci e ristoratore), Pierfausto Cavallo, Silvio Garin e il polare Innocenzo “Chichi” Cavagnet, che ha visto nascere campionesse italiane come la figlia Lea e talenti come Enrico e Andrea. E ancora: Adolfo Gerard, Renzo Jeantet, Natale Bertin, Aldo Brocard (lo zio dell’azzurra Elisa), l’attuale sindaco Franco Allera (dal 1991 al 2001), Claudio Berard, Gilberto Billia, Giorgio Davide Elter e - dal 2015 - Jean-Pierre Fusinaz.

Sono poi arrivate grandi soddisfazioni nel fondo e pure nel biathlon, visto che non di può dimenticare - in questa disciplina - un campione come Fabio Cavagnet. Sono arrivati a vivere a Cogne anche atleti alla ribalta nazionale come il Campione Italiano di staffetta Giovanni Venturini o - più di recente - il cortinese Klaus Mariotti Dordi. Indimenticabili pure gli anni da massaggiatore della nazionale di Rodolfo Borney (per anni in nazionale azzurra da atleta), le dinastie dei Cavagnet (Ivana, Bruna, Lea, Katia, Andrea ed Enrico) e i titoli mondiali delle Polizie Municipali dello scomparso Elmo Glarey. Negli ultimi anni si sino poi distinte a livello nazionale come promesse dello sci le azzurre Emilie Jeantet e Noemi Glarey.

Dal 2007 lo Sci Club - che negli anni si è indubbiamente specializzato nello sci nordico visto che questa disciplina è pane e religione per gli abitanti di Cogne - ha preso la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica. A livello organizzativo, tra tante edizioni della celebre Coppa Consiglio Valle che decollava nel 1975 (primi vincitori Carlo Favre ed Enrica Traversa), non si può certo dimenticare la Marciagranparadiso sui 45 chilometri a tecnica classica. E ancora i Mondiali di sci militari e di winter triathlon, Campionati Italiani (gli ultimi assoluti dei tempi moderni nel 1996, 2005, 2008) e - dall’1984 - la Coppa del Mondo.

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