Silvio Berlusconi, cordoglio anche in Valle d’Aosta Emily Rini ai funerali in Duomo: «Grande affetto»

Silvio Berlusconi, cordoglio anche in Valle d’Aosta Emily Rini ai funerali in Duomo: «Grande affetto»
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«La compostezza con la quale la gente ha voluto portare l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi, in una piazza e nel Duomo stracolmi di gente. E l’affetto infinito verso il nostro Presidente, anche da parte di chi non l’ha conosciuto personalmente. Ecco cosa mi ha colpito». Parole di Emily Rini, coordinatrice di Forza Italia in Valle d'Aosta e consigliera del vice presidente del Consiglio dei ministri Antonio Tajani. Mercoledì scorso, 14 giugno, era ai funerali di Silvio Berlusconi, morto lunedì 12 giugno, a 86 anni. Classe 1936, imprenditore, fondatore di Fininvest e Mediaset, già Cavaliere della Repubblica, Silvio Berlusconi è stato protagonista indiscusso della politica italiana degli ultimi trent’anni e fondatore di Forza Italia, nel gennaio 1994. E poi presidente del Consiglio dei Ministri - nel 1994/1995, dal 2001 al 2006 (ancora oggi il governo più longevo della Repubblica italiana) e dal 2008 al 2011 -, in passato presidente del Milan e ultimamente del Monza, da venerdì scorso, 9 giugno era nuovamente ricoverato per accertamenti legati alla sua situazione di salute.

Emily Rini ha potuto seguire la cerimonia funebre nel Duomo, il resto della delegazione valdostana di Forza Italia (guidata da Silvestro Mancuso e Marco Busanelli) nella piazza antistante, insieme - si stima - ad altre 15mila persone.

L'ultimo incontro di persona di Emily Rini con Berlusconi era stato «per l'analisi del voto» delle elezioni politiche del settembre 2022: candidata alla Camera per il centrodestra in Valle d'Aosta, Emily Rini non era riuscita a centrare l'elezione. «Aveva voluto avere il dettaglio preciso di tutti i Comuni, di tutta la situazione. Mi aveva molto colpito».

Silvio Berlusconi era stato in Valle d’Aosta l’ultima volta nel maggio del 2018, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra per le elezioni regionali di quell’anno. Dopo la passeggiata mattutina nelle vie del centro storico del capoluogo, la sera era stato protagonista di un comizio al Teatro Giacosa.

«Provo tristezza ma anche tanta gratitudine per aver conosciuto una persona con delle capacità straordinarie, al di là di quelli che possono essere i giudizi di ognuno.

Anche i nemici gli riconoscono le capacità straordinarie che io ho avuto il piacere di conoscere». Così viene ricordato Silvio Berlusconi da Massimo Lattanzi, ex coordinatore regionale di Forza Italia, «dai primi club in Valle d'Aosta sorti alla fine del 1993 sino al luglio 2018, quando lasciai per tornare a dedicarmi completamente al mio lavoro».

«Abbiamo sempre continuato a sentirci, fino a 6 mesi fa, quando poi - spiega Massimo Lattanzi - è stato decisamente peggio. Parlavamo di politica, qualche battuta di calcio sempre, con il Monza, temi molto amichevoli, anche per il tramite di Adriano Galliani».

«È con immenso dolore che tutta Forza Italia Valle d’Aosta si stringe attorno alla famiglia del Presidente Silvio Berlusconi a seguito della scomparsa del nostro leader. Uomo di Stato, uomo di pace e uomo delle istituzioni, ha lasciato un’impronta indelebile nel nostro Paese e nel modo di fare e di interpretare la politica, sia in Parlamento come sui territori, poiché, dopo di lui, nulla è più stato come prima. Convinto federalista, era amante delle montagne e profondo conoscitore della Valle d’Aosta, sulle cui vicende voleva essere prontamente aggiornato attraverso il dialogo costante che aveva con la nostra coordinatrice Emily Rini».

Così, in una nota, Forza Italia VdA ricorda il leader azzurro. «Il Presidente Berlusconi era un vincente, una persona grande nella sua semplicità, a volte addirittura disarmante: come non ricordare, d’altra parte, una riunione del nostro coordinamento regionale di un anno e mezzo fa, a cui volle partecipare direttamente in videocollegamento per conoscere uno a uno tutti i tesserati valdostani?».

Lega: «Sempre vicino»

Naturalmente anche la Lega Vallée d’Aoste ricorda Berlusconi «da sempre vicino e amico del nostro movimento e del nostro segretario federale Matteo Salvini. Il Presidente Berlusconi sin dalla sua discesa in campo ha contribuito a costruire una alternativa politica per il Paese e a guidare tante battaglie che il nostro movimento ha condiviso pienamente».

Il cordoglio delle istituzioniA esprimere cordoglio, personale e della Giunta, per la scomparsa di Silvio Berlusconi è anche il presidente della Regione Renzo Testolin. «È stato un protagonista sulla scena politica italiana e internazionale negli ultimi 30 anni. Lascerà sicuramente un importante vuoto in politica, non solo nel campo del centrodestra. Un pensiero va alla sua famiglia e agli esponenti di Forza Italia nazionali e regionali».

In una nota, il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin ha espresso il cordoglio, anche in rappresentanza dell’intero Consiglio regionale, per la morte di Silvio Berlusconi: «Un protagonista dello sport, dell’economia e della politica che ha segnato la storia dell’Italia degli ultimi quarant’anni».

«Ci lascia un imprenditore che ha saputo vedere lontano, costruendo un futuro migliore per molti italiani. Al di là delle differenti idee politiche a Silvio Berlusconi va riconosciuto il merito di aver portato una visione politica riformatrice con un richiamo costante ai valori ed all’identità dell’Europa». A dirlo, esprimendo il proprio cordoglio per la morte del leader di Forza Italia è stato il deputato valdostano Franco Manes.

«Onore delle armi»

«Onore delle armi a Silvio Berlusconi, che ha combattuto le malattie con grande coraggio e non ha mai voluto piegarsi all’ineluttabile invecchiamento. Ne sentiremo di tutti i colori nelle prossime ore: dall’esaltazione delle gesta del Cavaliere a molte cattiverie in un’epoca in cui neppure di fronte alla morte ci si risparmia». Così l’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri ha commentato la notizia della morte del leader di Forza Italia. «Ho conosciuto Berlusconi sempre in occasioni ufficiali sin dalla sua discesa in campo, che scosse la politica e lo portò a Palazzo Chigi in un lampo. I suoi Governi, che ho conosciuto da deputato, si comportarono sempre in modo istituzionale con noi valdostani e bisogna dare atto alla scelta di Ministri, in posti chiave, anche di elevato livello».

«La riforma dello Statuto speciale più importante del 1993 avvenne sotto il suo Gabinetto e portò ad un notevole passo in avanti della nostra Autonomia ed è giusto riconoscerlo» aggiunge Luciano Caveri.

Il sindaco di AostaAnche il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha espresso cordoglio ai familiari dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e al gruppo consiliare di Forza Italia nell’Assemblea cittadina.

«Con la morte di Silvio Berlusconi - ha detto Gianni Nuti - si conclude una lunga e significativa stagione nella storia del nostro Paese. Al di là delle letture storiche e politiche che verranno, Silvio Berlusconi ha saputo incarnare quell’espressione rinnovata del potere legata alle nuove forme della comunicazione mass mediale che Pierpaolo Pasolini aveva prefigurato vent’anni prima della sua discesa in campo, interpretando le aspirazioni di una parte rilevante della società italiana orientata verso la ricerca di nuove forme di benessere e di consumi e a un rapporto del tutto inedito tra cittadini e Istituzioni».

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