Silvia Gradizzi torna negli States

Silvia Gradizzi torna negli States
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Oggi, sabato, Silvia Gradizzi è partita dall’aeroporto di Malpensa alla volta di Omaha per riprendere l’esperienza sportiva e studentesca negli Stati Uniti che tante soddisfazioni le ha già regalato nell’anno accademico 2023-2024, con la nomina ad atleta dell’anno 2023 della Iowa Western, la sua università di Council Bluff nello Stato americano dell’Iowa, situata sulle rive del fiume Missouri proprio di fronte a Omaha, la città più popolosa del Nebraska.

Se nel suo ateneo, che conta 44mila studenti, l’azzurra di Gignod è ormai una vedette, sono in molte le università che guardano a lei per un possibile ingaggio e il conseguente trasferimento. Silvia Gradizzi, dopo avere conquistato il titolo universitario statale nel cross sui 5.000 metri, è stata la prima atleta valdostana a partecipare ad una finale nazionale statunitense della NCAA e ad Huntsville in Alabama l’11 novembre ha vinto proprio i 5.000 individuali, contribuendo nel contempo alla conquista del bronzo a squadre per Iowa Western.

Risultati che non potevano passare inosservati e che hanno scatenato una campagna acquisti che ha coinvolto una quindicina di università statunitensi. Silvia Gradizzi - che nelle ultime settimane si è allenata in Valle d’Aosta seguita dal papà Moreno, noto tecnico federale - ha ricevuto tante proposte interessanti per accedere a nuove borse di studio in contesti prestigiosi, come ad esempio l’University of Florida di Gainsville con i suoi famosi Gators, una delle indiscusse “culle” dello sport americano.

“Alla Iowa Western mi sono trovata benissimo - commenta Silvia Gradizzi alla vigilia della partenza da Malpensa - ed ho capito tanto del sistema sportivo americano. Per me tutto era nuovo, anche da un punto di vista di organizzazione degli allenamenti. La squadra di atletica mi ha accolta calorosamente e l’esperienza è stata molto positiva sotto tutti i punti di vista. Quello che ho patito tanto è stato il freddo, meno 30 in inverno per settimane intere, e il fatto che l’Iowa e il Nebraska siano 2 stati fortemente rurali, nei quali le colture si estendono a perdita d’occhio per centinaia di chilometri. Quella che si dice l’America profonda, ma completamente diversa dalla mia Valle d’Aosta, dove il paesaggio è straordinario e soprattutto vario.”

Rientrata a Gignod il 24 maggio scorso da oggi, sabato, Silvia Gradizzi è nuovamente all’Iowa Western per iniziare il suo secondo anno di studi. Ha portato con se dei nuovi plantari che dovrebbero aiutarla nella corsa e tutte le varie proposte pervenutele in estate da università dell’Arizona, dell’Ohio, del Kentucky, della Carolina, della Virginia, del Texas, della Florida. La sua idea è quella di partecipare per Iowa Western alle competizioni autunnali, poi il rientro in Valle a metà novembre per la pausa delle vacanze invernali e a gennaio una nuova destinazione, scelta ponderando tutti i fattori positivi e negativi delle diverse candidature, privilegiando soprattutto l’aspetto tecnico, cioè il migliore staff di allenatori. Al momento ad essere favorita è la West Texas University di Canyon, 10mila studenti, a pochi chilometri da Amarillo, nel nord dello stato, ai confini con Oklahoma, Kansas, Colorado e New Mexico. Un’università molto qualificata per lo sport, con squadre femminili e maschili di football, baseball e softball, basket, volley, golf, calcio e chiaramente cross country.

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