«Siccità, subito la richiesta dello Stato di emergenza»

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La perdurante carenza di precipitazioni e l’anomala ondata di caldo con temperature ben al di sopra della media anche in alta montagna sta creando una condizione di deficit idrico generalizzato sul territorio valdostano, situazione che sta mettendo a dura prova la resistenza e la resilienza delle imprese agricole valdostane.

«Le nostre aziende, già alle prese con i rincari delle materie prime, con le conseguenze della guerra in Ucraina e con l’instabilità del governo centrale, con questa emergenza siccità si trovano dinanzi ad una crisi economica che per molte rischia di diventare insostenibile» spiegano Alessio Nicoletta e Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta.

Coldiretti Valle d’Aosta ha inviato una lettera indirizzata al presidente della Regione Erik Lavevaz e all’assessore all’Agricoltura Davide Sapinet chiedendo che si attivino al più presto per l’ottenimento dello Stato di emergenza come già avvenuto per altre Regioni.

Coldiretti Valle d’Aosta, come scritto nel documento consegnato ai vertici regionali martedì 28 giugno scorso, propone anche la costituzione di un tavolo di crisi regionale in cui far sedere tutti gli attori della filiera agricola valdostana.

«Siamo profondamente convinti che solo dal confronto nelle sedi istituzionali possano emergere soluzioni strutturali per l’economia del territorio che devono andare al di là di posizioni ideologiche e miopi personalismi» hanno sottolineato ancora Alessio Nicoletta ed Elio Gasco.

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