Si è svolto il primo corso di formazione per proprietari di cani da guardiania
Si è svolto mercoledì scorso, 24 maggio, al Vivaio regionale di Quart, il primo corso di formazione per proprietari di cani da guardiania, organizzato dall’Ufficio Flora e fauna del Dipartimento Risorse naturali e Corpo forestale e dai Veterinari dell’Usl in collaborazione con l’Arev - Association Régionale Eleveurs Valdôtains. L’iniziativa rientra nelle azioni previste per il progetto europeo LifeWolfAlp Eu.
I cani da guardiania, o “da protezione”, sono cani appartenenti a razze idonee alla difesa del bestiame nel caso di tentativi di predazione da parte dei grandi carnivori selvatici. Queste razze si sono sviluppate in Eurasia sin dall’antichità, a protezione, in particolare, degli ovicaprini, da sempre molto esposti ai rischi di predazione da lupo e orso. Solitamente di grande taglia, questi cani vanno correttamente inseriti fin dai primi mesi di vita nel gregge o nella mandria che da adulti devono difendere e non vanno confusi con i tipici cani da pastore, di taglia minore, comunemente impiegati per condurre il bestiame mentre questo pascola o si sposta.
Il corso, al quale sono stati invitati i proprietari di cani da guardiania residenti in Valle d’Aosta, ha visto, in mattinata, gli interventi dei Veterinari dirigenti dell’ASL TO3, Mauro Moretta e Patrizia Morero, con approfondimenti sullo sviluppo comportamentale del cane, sulle corrette modalità di detenzione sulla base della normativa di riferimento e sulle relazioni uomo-cane, e Silvia Dalmasso, che ha parlato di allevamento, gestione ed educazione del cane e sulla sua gestione sanitaria. Nel pomeriggio, Silvia Dalmasso ha svolto una sessione pratica con i cani sull’allevamento e sui metodi di addestramento.
«Questo corso - dichiara l’assessore all’Agricoltura Marco Carrel - rientra nelle azioni messe in campo a sostegno dei nostri allevatori, per un’efficace protezione del bestiame da eventuali tentativi di predazione da parte del lupo. Ricordo che l’Assessorato eroga ogni anno contributi per l’allestimento di misure di prevenzione, come recinzioni mobili, semipermanenti o fisse, dissuasori faunistici, la presenza stabile in alpeggio di un pastore salariato durante il periodo di monticazione e, appunto, l’acquisto di cani da guardiania, sostenendo in questo caso anche l’acquisto di cibo e le eventuali spese veterinarie. Riteniamo che tali misure siano di grande importanza per sostenere il lavoro dei nostri allevatori, che da sempre rappresenta un fondamentale tassello dell’attività agricola in Valle d’Aosta, a fronte della necessario gestione e tutela della specie protetta, quale il lupo».