Si è spento il dolce sorriso di Fabio Dell’Innocenti, amava l’arte e la cultura
Interprete, traduttore, guida turistica: Fabio Dell’Innocenti ha lasciato il vuoto in chi lo conosceva e veniva immediatamente coinvolto dal suo carattere solare. Nel centro di Aosta era facile incontrarlo, antecedentemente alle restrizioni dovute alla pandemia di Coronavirus, prima a passeggio con il suo cagnolino Piersilvio e poi nel tragitto fra casa e luogo di lavoro, ad Aosta, in genere al Centro Saint Bénin dove era di assistenza alle mostre, quando non veniva trasferito, come i colleghi in assenza di grandi esposizioni, al Castello Gamba di Châtillon o in un altro sito culturale. Proprio per la sua grande capacità divulgativa, inoltre, era diventato il referente per il settore espositivo e a lui era stato assegnato il delicato compito di “apripista” nei cantieri evento dei castelli di Aymavilles e di Quart. «Fabio Dell’Innocenti - ricorda la dirigente Daria Jorioz - ha collaborato nel corso degli anni con la Struttura Attività espositive in qualità di assistente alle mostre. In particolare ha lavorato recentemente al Centro Saint-Bénin nell'ambito delle esposizioni di Jacovitti, Olivo Barbieri e Memorie di terra. Preparato, gentile e motivato, appassionato di arte, è stato per noi un ottimo collaboratore. Accoglieva il pubblico sempre con un sorriso, conosceva bene l'inglese e svolgeva il suo lavoro con entusiasmo. Ci mancherà e siamo tutti molto scossi dalla sua scomparsa così prematura e ingiusta». Fabio Dell’Innocenti è mancato a soli 45 anni - era nato il 29 agosto 1975 - martedì 16 febbraio all’Ospedale regionale “Umberto Parini”. I funerali sono stati celebrati mercoledì 17 all’Immacolata dove in tanti si sono recati per un ultimo, commosso saluto. Lascia il papà Bruno, la mamma Loana Ziggiotto e la sorella Chiara, oltre ai parenti e agli amici.
Dopo un primo impiego in un’agenzia di viaggi aostana, per alcuni anni aveva lavorato come guida turistica, con il suo entusiasmo che faceva apparire tutto affascinante. Era stato chiamato diverse volte dal Casinò nelle funzioni di interprete di lingua inglese per le cerimonie di consegna delle Grolle d'oro e delle Telegrolle. In quelle occasioni aveva stretto un rapporto confidenziale con alcuni attori della celebre soap Beautiful, che era andato a trovare a Los Angeles in un bel viaggio che gli era rimasto nel cuore. Da quando invece aveva iniziato gli incarichi nella Società di servizi, con molte e frequenti selezioni, aveva inaugurato i suoi "viaggi italici", nei momenti lasciati liberi dal suo lavoro di assistente alle mostre. Si dedicava con passione anche al mondo dell'arte, che promuoveva con competenza e umorismo, scrivendo spesso sui social: «Gioia e allegria ci porteran le mostre e chi le mostre porta in core gaudisce nell'eternità e giammai more». Cultura, studio, passione, generosità l'hanno contraddistinto, anche nel supporto che offriva sempre ad amici e colleghi, sia con suggerimenti nello studio delle lingue, sia in conversazioni sul benessere, dove il suo ideale di vita ecologista e salutista diventava convincente, sottolineato dallo humor che lo caratterizzava.