Si è spenta a Brusson Carolina Vuillermin

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Una vita dedicata al lavoro e alla famiglia quella di Carolina Vuillermin, che si è spenta sabato scorso, 2 luglio, ed è stata salutata dalla comunità di Brusson, nella chiesa parrocchiale, martedì 5. Era nata proprio a Brusson il 14 aprile 1939, da due Vuillermin, la mamma Anna Maria Leontina e il papà Alberto che oltre a seguire la campagna e il bestiame lavorava al bacino artificiale. Come usava all’epoca, aveva iniziato a lavorare già giovanissima, a dodici anni nelle case dei villeggianti, nei ristoranti e nelle strutture ricettive del paese, durante la stagione turistica estiva. Nel novembre del 1965, era andata a nozze con Franco Charles di Challand-Saint-Anselme, mancato il 3 ottobre del 2008. Insieme avevano preso in gestione nel 1965 lo storico Ristorante Piccolo San Bernardo ad Aosta, che si trovava di fronte all’ingresso dell’Hospice de Charité, nell’ultima casa della centro prima di piazza della Repubblica e nel novembre 1966 avevano avuto la gioia di diventare genitori di Livia.

Nel 1977, in occasione della nascita di Alberto, Carolina e Franco decisero di tornare a Brusson ed acquistarono il bar trattoria che si trovava proprio al crocevia tra l’allora statale della Val d’Ayas e la frequentata strada del Col de Joux. Una posizione strategica, che permise alla struttura - grazie all’impegno di Carolina e di Franco, che vivevano veramente in grande sintonia - di diventare l’Hotel Laghetto, inaugurato nel 1977. Un albergo che nel tempo ha avuto diverse ristrutturazioni, con l’obiettivo di crescere sempre, di migliorare l’offerta, fino ad arrivare nel 2008 alla situazione attuale, che Franco Charles è appena riuscito a vedere prima di andarsene.

Carolina con la sua personalità è stata l’anima del Laghetto, artefice di una cucina genuina e semplice, apprezzata per la qualità riconosciuta da tutti. Il suo bar ristorante era anche un ritrovo per tanti, a cominciare dagli abitanti di Brusson e poi da generazioni di turisti, coloro che soggiornavano nelle sue stanze e soprattutto quelli che non mancavano mai la tappa gastronomica nella grande sala arredata con semplicità. Seduto all’esterno o al bar, a seconda delle stagioni, trovavi sempre il fratello di Carolina, Vicenzino “Cenzino” Vuillermin, messo comunale ed indimenticato presidente dello Sci Club Brusson, anima di tante grandi manifestazioni sciistiche, come la Coppa del Mondo e la Coppa Consiglio Valle: così il Laghetto era una sorta di quartiere generale dello sci di fondo del paese, dove con la semplicità di un tempo venivano prese le decisioni ed assegnati i compiti.

Ora l’Hotel Laghetto è arrivato ad essere una struttura di livello, con gli interni molto curati, le camere rivestite in legno, una bellissima cantina e le sale arredate con eleganza, che si aprono sul verde e soprattutto sul lago artificiale che caratterizza la piana di Brusson. Carolina aveva lasciato spazio ai figli Livia e Alberto, contenta che la gestione della sua “casa” rimanesse in famiglia e che i suoi ragazzi andassero così d’accordo da lavorare insieme, in un contesto impegnativo come quello dell’accoglienza turistica. Però il suo occhio era sempre presente, nei particolari, nei consigli, nel sorriso che si apriva quando ritrovava i volti dei clienti che da decenni erano suoi compagni di vita, molti dei quali hanno voluto essere con lei anche martedì, per accompagnarla durante il funerale. Forte di carattere come ci si aspetta da una donna imprenditrice che ha costruito la sua fortuna sul lavoro senza soste, Carolina Vuillermin negli ultimi anni si è dedicata molto ai tre nipoti, che adorava: Thierry e Michelle Vuillermin, figli di Livia, e Jacques Charles, figlio di Alberto.

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