Si ristruttura “Casa Capitano Quey”
Sistemazione delle 4 facciate che erano scrostate, rifacimento degli intonaci con una granulometria - malta e ghiaia - più simile a quella originale riscoperta attraverso le stratigrafie, ripristino e manutenzione delle parti lignee e restauro dell’affresco che incornicia 2 finestre sulla facciata nord. Sono questi i lavori del recupero conservativo che riguarda una delle 2 “case Quey” che sorgono nel centro storico di Magnéaz, sotto la strada regionale, nel Comune di Ayas. Responsabile del progetto è l’architetto Francesco Frova di Bresso, in provincia di Milano, proprietario dello storico fabbricato insieme al fratello Antonio. I lavori, realizzati dalla società Murino di Milano, iniziati a luglio, sono quasi a metà: restano ancora 2 facciate, tra cui quella con l’affresco. La chiusura del cantiere è prevista in primavera. Lo stabile, su 2 livelli, è abitato dagli anni Ottanta, ma non aveva mai avuto interventi di restauro nelle parti esterne. «Abbiamo richiesto fondi regionali, perché il bene, risalendo al 1600, ha un interesse storico-artistico ed è vincolato. - commenta l’architetto Francesco Frova - Sono 2 le case del Capitano Quey: una di rappresentanza, che sorge a 100 metri di distanza da questa che stiamo restaurando, che aveva invece una funzione militare, ospitando un presidio militare, una sorta di guarnigione».
La Regione - ai sensi della legge numero 27 del 1993, che concede contributi per il restauro e la conservazione del patrimonio edilizio artistico, storico e ambientale al fine di conservarne l’integrità - ha riconosciuto ai fratelli Antonio e Francesco Frova un contributo di 46.416 euro, pari all’80 per cento della cifra ammessa per gli interventi, che ammonta a 58.020 euro.