Si è rinnovata la tradizione della Fiera di Quincinetto: “I nostri alpeggi sono la culla della pezzata rossa”

Si è rinnovata la tradizione della Fiera di Quincinetto: “I nostri alpeggi sono la culla della pezzata rossa”
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«Questi allevamenti di specializzazione sono testimonianza della storica presenza della pezzata rossa valdostana nel vallone quincinettese, dalle peculiari caratteristiche morfologiche, in grado di bilanciare nel modo migliore possibile l’equilibrio di qualità del latte e della carne dei bovini». Così si esprime Tiziano Valperga, direttore dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte - Arap, parlando in occasione dell’archiviata Fiera Autunnale del Bestiame di Quincinetto. Una manifestazione ricca di eventi, in celebrazione del lavoro degli allevatori locali, svoltasi sabato scorso nell’area Fiera di zona Molino. «I nostri alpeggi sono stati la culla della specie bovina pezzata rossa. - ricorda il sindaco di Quincinetto Angelo Canale Clapetto - L’istituto zooprofilattico piemontese aveva a suo tempo individuato nel seme criogenizzato e preservato del toro Ugo, di proprietà dell’allevatore Giorgio Tonino, il veicolo ideale per la perpetuazione e la diffusione di questa razza particolare di mucche di montagna». La grande kermesse quincinettese è stata organizzata dal presidente Arap della sezione di Quincinetto Mario Cipriano Moliner, dal segretario Nicola Monetta, dall’assessore ai Lavori pubblici Fausto Fosson, dal consigliere per l’agricoltura Antonio Iachi e dalla Pro Loco, che ha saputo egregiamente districarsi nella distribuzione di zuppa di cavoli e miasse farcite a fronte dell’abbondanza di convenuti, dando prova di una grande efficienza e credibilità per quest’ultima manifestazione in chiusura del suo mandato, prima del rinnovo triennale del direttivo. Soddisfatti anche gli espositori, tra cui Al balmet dal Farinel di Borgofranco e Martino Motta Fré per le miasse, che venivano preparate da un’alternanza di alcuni quincinettesi, allietando gustosamente i partecipanti alla sagra assieme ai balletti e coreografie danzanti in costume del gruppo folkloristico Greschoney Trachtengruppe. Ha impreziosito il programma la ripresa della Sagra della Miassa, molto attesa e sollecitata da più parti, svoltasi l’ultima volta nel 2001 in Borgata Scalaro e fermatasi alla 30esima edizione, un evento fortemente identitario della cultura e della tradizione quincinettese, nato in parallelo con la prestigiosa assegnazione della targa della Miassa d’Oro, giunta alla 41esima edizione nel settembre scorso per celebrare la produzione della caratteristica cialda, molto popolare nel Canavese.

«Un momento importante di questa edizione della Fiera - prosegue Angelo Canale Clapetto - è stata la presentazione della tesi di laurea di Sabrina Perotti, incentrata sulla miassa di Quincinetto e redatta dal punto di vista etnolinguistico, un’indagine che riverbera fortemente a livello fonetico la parlata quincinettese». L’appuntamento con la Fiera del Bestiame si rinnova dal novembre del 1868, a testimonianza dell’avanzata tradizione zootecnica del territorio quincinettese, capace di guardare al futuro senza dimenticare le radici del passato. La mattina di sabato ha visto l’arrivo del bestiame e la visita delle autorità, dei tecnici e dei responsabili dei settori agricolo e zootecnico, con l’inizio della degustazione di “miasse, mondè e vin”, prima del pranzo di mezzogiorno, organizzato dalla Pro Loco. «Abbiamo operato un cambiamento di programma dell’ultimo minuto, complice la bellissima giornata di sole: - aggiunge il sindaco Angelo Canale Clapetto - invece della tradizionale cena conviviale della sera con allevatori, addetti al settore agricolo e zootecnico e simpatizzanti, al Salone Dante Conrero, abbiamo deciso di organizzare il pranzo all’aperto, in mezzo a mucche, capre e pecore». Tra gli ospiti istituzionali, oltre a Tiziano Valperga, figuravano Sonia Cambursano, sindaco di Strambino e consigliere delegato della Città Metropolitana, il deputato Alessandro Giglio Vigna, i sindaci di Andrate Enrico Bovo e di Burolo Franco Cominetto, l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa e don Luca Pastore.

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