Si riapre il dibattito sulla gestione del Casinò I sindacati: «Non andremo dietro ai pettegolezzi»

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Uno studio finalizzato ad individuare, in un'ottica di efficienza dell'azione e organizzazione amministrativa della Regione, la governance della società Casinò spa successivamente alla chiusura della procedura di concordato, prevista per il 31 dicembre 2024, «tenendo conto dei vincoli pubblicistici derivanti dal disciplinare che regolamenta i rapporti tra società e regione approvato dal Consiglio regionale».

E' uno dei 36 obiettivi strategici previsti dal Documento economico finanziario regionale (Defr) per il triennio 2023-2025, approvato dalla Giunta regionale mercoledì scorso, 12 ottobre, che indica le priorità su cui dovrà concentrarsi l'attività di tutta l'Amministrazione.

Per la redazione dello studio è prevista una spesa di 139mila euro.

Sono previsti vari passaggi per conseguire il risultato: i primi 2, da concludere entro il 2023, riguardano le prime valutazioni e riflessioni in ordine alla governance e alla compagine societaria; il supporto alle attività di studio attraverso il conferimento di apposito incarico di consulenza. Entro il 2024, e questo è l’altro passaggio, vi è la predisposizione di una relazione finale che sintetizzi le attività dei 2 passaggi precedenti e tenga conto della procedura concordataria in chiusura dal 31 dicembre 2024.

«Questo è il testo che presentiamo all'attenzione del Consiglio regionale. - riferisce Luciano Caveri assessore regionale alle Società partecipate - Ascolteremo dunque i consigli, le critiche e i suggerimenti che saranno dati dall'assemblea. Del resto, già nella recente risposta in Consiglio Valle a una interpellanza - presentata dal consigliere della Lega Stefano Aggravi - avevo anticipato quali fossero gli intendimenti in materia, e ora si tratterà di renderli operativi, sapendo che il Dipartimento partecipate ha già chiesto e ottenuto una somma che sarà necessaria per questi approfondimenti giuridici».

Un altro obiettivo prevede l'attivazione di un tavolo di confronto con le società partecipate autostradali «finalizzato ad approfondire la tematica della modernizzazione dei tunnel del Monte Bianco e del Gran San Bernardo», nonché «a ripensare alle strategie di gestione del sistema autostradale e alle ricadute sui fruitori dei servizi».

«Non ci sono stati comunicati esplicitamente cambiamenti dei vertici al Casinò di Saint-Vincent. - riferisce Vilma Gaillard segretaria generale della Cgil - La nostra preoccupazione come sindacato riguarda la riorganizzazione del personale e ovviamente anche le scelte future post-concordato. Il Casinò, gioia e dolori dell'economia valdostana, è sicuramente un facile bersaglio a livello di conflittualità politiche e la Cgil nelle scaramucce di Palazzo non entra. Certo che ci sta a cuore il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori ed è da tempo che chiediamo, come in tutti gli altri settori, un piano occupazionale concreto, che non faccia stare con il fiato sospeso i lavoratori. Ci appassionano poco ”i pettegolezzi” o il “dire e non dire” in base alle scelte politiche sul cambio dei vertici. A noi interessa l'occupazione e il benessere dei lavoratori, al Casinò come in tutti gli altri settori».

«Condivido la scelta fatta dalla Giunta regionale di fare uno studio su quale sia il modello migliore di governance da garantire alla casa da gioco di Saint-Vincent al termine del percorso concordatario. - sostiene Claudio Albertinelli segretario generale del Savt - Negli ultimi anni l'attenzione di tutti si è concentrata sulla necessità di salvare l'azienda visto che era sull'orlo del fallimento. Con il sacrificio e l'impegno di tutti, i dipendenti per primi, abbiamo garantito alla casa da gioco un futuro. Per fortuna, infatti, oggi i dati di bilancio sono confortanti e ci permettono di avere una maggiore serenità. Ed è proprio per questo che bisogna iniziare ad immaginare quale sarà il casinò del futuro. Il tempo passa in fretta e bisogna avere chiaro in fretta quale sia il percorso migliore per garantire ad una delle aziende più importanti della Valle d'Aosta, che ancora oggi garantisce cira 400 posti di lavoro ed un volano importante per l'intera economia regionale, un futuro florido e sereno».

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