Si potenzia il monitoraggio della frana di Chervaz a Chambave “Potrebbe movimentare fino a 300mila metri cubi di terra e detriti
Per potenziare il monitoraggio della frana attiva a Chervaz, nel territorio comunale di Chambave, la Regione intende migliorare i sistemi di allerta e di controllo, dando un supporto al Comune nella gestione del piano di protezione civile a tutela degli abitanti dell’area interessata, stanziando 311mila euro. «La cifra - sottolinea l’assessore regionale alle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio Carlo Marzi - per realizzare, con progettazione in capo al Dipartimento Programmazione, Difesa del suolo e Risorse idriche, i sondaggi geognostici del caso, per passare quindi all’acquisizione tramite gara delle attrezzature tecnologiche previste per il potenziamento dei sistemi di monitoraggio, anche ai fini dello sviluppo a livello tecnico progettuale di possibili soluzioni strutturali di mitigazione del rischio correlato al crollo di porzioni delle frane, di sbarramento dei corsi d’acqua sottesi alle frane e alla sicurezza delle operazioni di cantiere per gli interventi strutturali nei siti in questione».
«Avevamo già un monitoraggio - commenta Marco Vesan, sindaco di Chambave - avendo realizzato, da qualche anno, una casetta per il controllo della frana, che muove a 90 metri di profondità, ha uno spostamento di 4 centimetri all’anno, costanti anche a secco, non peggiora in seguito a piogge e temporali, ma potrebbe movimentare circa 300mila metri cubi di terra e detriti come rischio massimo. Ora migliorerà il monitoraggio: grazie a dei geoliti, strumento che rileverà i movimenti in tempo reale, e alla linea elettrica che sostituirà i pannelli fotovoltaici, il controllo sarà 24 ore al giorno. Se costantemente monitorata, non cadrebbe all’improvviso, ma ci sarebbe il tempo di evacuare i villaggi, in particolare Septumian che è quello più interessato dal fenomeno, dove abitano 40 famiglie».
La pista ciclabile riaprirà in primavera
Un’altra buona notizia da Chambave è relativa al riprstino della pista ciclabile che collega Saint-Vincent a Fénis, chiusa a causa di una frana dal 2017 e che, grazie ai lavori appaltati alla ditta di Corrado Besenval di Saint-Pierre, che partiranno a fine gennaio, riaprirà in primavera. In questo caso si è trattato di un finanziamento statale di 300mila euro, fondi legati alle piste ciclabili.