Si intitola “Levva lo Fiolet” il quarto videoclip del gruppo di Charvensod Le Digourdì
La compagnia teatro/musicale Le Digourdì di Charvensod ha concluso il progetto musicale “Paolle Sarvadze” (parole selvagge) con il quarto e ultimo videoclip “Levva lo Fiolet”.
Dopo i primi 3 videoclip, “Levva lo Fiolet” lunedì prossimo, 1° maggio, in coincidenza con il Batôn d’Or, sarà sulle piattaforme digitali Youtube, Spotify e Facebook, sempre in patois con sottotitoli in italiano.
La compagnia solita a spaziare fuori dagli schemi, con questo progetto ha toccato il rap e alcuni stili propri di questo genere musicale quali il freestyle.
«Con l’ultimo videoclip, bonus finale, ci auguriamo di concludere il progetto con il botto. Sia perché è una cover, dopo i primi 3 nostri originali, che rende omaggio all’iconico pezzo rap degli Articolo 31 “Tocca qui” (1993) e che abbiano reintitolato “Levva lo Fiolet” ricalcando il testo originale attraverso il lessico utilizzato nel fiolet, - spiega il presidente de Le Digourd Fabien Lucianaz - sia perché per realizzarlo abbiamo incaricato la motion graphic designer Jolanda Fiaré, che ha anche lavorato come motion design per un video di Levante e per visual nel tour di Calcutta, tra gli altri. Il testo è stato scritto da Jordy Bollon che canta nel video insieme a Gretel Zublena e a me. Vorrei ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito a rendere possibile il progetto che a fine percorso ci fa provare una buonissima sensazione. Per via del buon riscontro ottenuto, soprattutto in termini di visualizzazioni e, come nei nostri intenti iniziali, con il patois proposto in modo diverso, aperto alle giovani generazioni».
Il progetto “Paolle Sarvadze”, che ha ricevuto il contributo del Celva, ha il logo identificativo realizzato dallo studio 247Grafica di Mathieu Proment. Anche questo quarto videoclip a firma di Jolanda Fiaré (dopo i primi 3 filmati del videomaker Fabio Réan) è stato registrato, mixato e masterizzato da Simone “Momo” Riva (TdE Studio Productionz) e corretto, per la parte ortografica del patois, dal Guichet Linguistique “Lo Gnalèi”.