Si inizia ad arginare l’abbandono scolastico, però continua il calo demografico

Si inizia ad arginare l’abbandono scolastico, però continua il calo demografico
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Migliora la situazione della scuola valdostana, che registra un incremento degli apprendimenti, rispetto alla media nazionale rilevata con le prove Invalsi. Si comincia ad arginare l'abbandono scolastico, però si dovranno fare i conti con il calo demografico, sia per quanto riguarda le iscrizioni degli studenti, che per i posti di lavoro del personale scolastico. I dati del «Memento statistico» - aggiornamento annuale sulla situazione della scuola - sono stati presentati agli organi di stampa, e online sul canale YouTube della Regione, ieri venerdì 15 gennaio, dall'assessore regionale all'Istruzione Luciano Caveri e dalla sovrintendente agli Studi Marina Fey.

Si torna in classe

Le scuole hanno riaperto: anche alle superiori gli studenti sono rientrati a scuola, per ora - e per la prossima settimana - al 50 per cento: «L'obiettivo è di passare al 75 e poi al 100 per cento di lezioni in presenza. - spiega Luciano Caveri - Superato questo periodo, resterà comunque qualcosa della didattica digitale, anche tornando in presenza, magari come e-learning». Oltre al dialogo serrato sui trasporti, sta partendo la campagna vaccinale sugli insegnanti: «Abbiamo già effettuato più screening di quanto si siano resi conto a livello nazionale - continua l'Assessore - e possiamo aprire le scuole in assoluta sicurezza». «Le vaccinazioni sono per ora destinate agli insegnanti che hanno più di 55 anni. - aggiunge la Sovrintendente - Abbiamo già un numero di prenotazioni superiore ai 220 posti che abbiamo previsto per lunedì 18 e martedì 19. Procederemo in base all'età anagrafica, sempre in questa fascia. Gli esclusi avranno priorità rispetto alle prossime date che saranno comunicate dall'Usl».

Il problema demografico

Negli ultimi 10 anni, sottolinea il "Memento", le nascite sono in calo costante: si è passati dai 1.308 bambini del 2009 agli 841 del 2019.

«La piramide rovesciata è una triste realtà. - commenta Luciano Caveri - Cominciamo a vedere un calo di iscrizioni anche nella scuola primaria, ma dobbiamo tenere conto delle famiglie originarie del Marocco che, per ricongiungimento famigliare, si sono trasferite con i bambini in Francia o nel Regno Unito. Vedremo i dati statistici finali, ma ci aspettiamo una diminuzione ulteriore delle nascite e questo richiederà una diversa programmazione da parte nostra».

Se diminuiscono i bambini delle elementari, dai 5.957 dell'anno scolastico 2014-2015 ai 5.622 del 2019-2020, restano stabili gli alunni della secondaria di primo grado, mentre alle superiori si è passati da 3.530 a 2.876 iscritti: negli istituti tecnici quasi un quarto degli studenti del primo anno non è ammesso alla classe successiva, riporta il «Memento», mentre nei licei e negli istituti professionali le non ammissioni riguardano, in totale, l’8 per cento degli studenti, negli istituti tecnici circa il 22 per cento, oltre il doppio del dato regionale.

«Quando parliamo di dispersione scolastica - spiega la sovrintendente - il ragionamento globale richiede una riflessione anche come orientamento: abbiamo un nuovo corso professionale, e cerchiamo di curare in particolare l'area tecnica e professionale. La valutazione anche del percorso liceale e poi la rilevazione dei passaggi in corso d'anno o anni successivi ad altre tipologie di scuola sono argomenti da affrontare con le associazioni di genitori e con l'università». Le ragazze tendono a proseguire gli studi più dei ragazzi, mentre l'abbandono prematuro è sul 14 per cento: «Assieme all'assessore Luigi Bertschy, come annunciato in Giunta, lavoriamo ad una nuova legge sulla formazione professionale. - conclude l’assessore Caveri - Le aziende, che sia la privata Cogne o le partecipate Inva o Cva, lamentano spesso la difficoltà di trovare personale qualificato che abbia competenze tecniche».

Possono riprendere i concorsi

E' di ieri pomeriggio, venerdì 15 gennaio, l'annuncio del Dpcm valido fino a venerdì 5 marzo. Lezioni in presenza per tutti, per le superiori fra il 50 e il 75 per cento; le riunioni si possono tenere a distanza; restano sospese gite, visite guidate, uscite didattiche, eccetto per l'orientamento. Soprattutto possono riprendere i concorsi per i docenti, con un numero di candidati non superiore a 30 per ciascuna sessione o sede di prova, prima concludendo il concorso straordinario interrotto a novembre e poi con gli altri concorsi.

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