Si fingono carabinieri o avvocati per truffare gli anziani

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Sono aumentate le segnalazioni di tentativi di truffa ad anziani sul territorio dell’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis.

A tal proposito i carabinieri hanno allertato le Amministrazioni comunali. I malviventi utilizzano una tecnica collaudata: chiamano numeri di telefono fissi avvisando una persona anziana, spesso sola, che il figlio o la figlia ha causato un grave incidente e che bisogna pagare una grossa cauzione per il rilascio. Se l'anziano conferma la disponibilità di denaro, arrivano a casa della vittima, contattati dall'autore della telefonata, sedicenti carabinieri o avvocati per ritirare denaro o gioielli. «Chi ricevesse analoghe telefonate è invitato ad avvisare tempestivamente le forze dell'ordine» è l'invito dell'Arma.

Analoga segnalazione è stata fatta dal Comune di Arnad ai residenti. Infatti alcuni anziani di Arnad sono stati contattati da parte di sconosciuti che, fingendosi parenti in difficoltà a causa di un incidente, hanno chiesto soldi e gioielli. L'Amministrazione comunale invita a fare attenzione ad eventuali richieste telefoniche inconsuete, a non dare confidenza ad estranei, sebbene appaiano gentili e cordiali, e soprattutto a segnalare immediatamente alle Forze dell'Ordine episodi simili.

L'associazione Clown Dottori rende noto, invece, di aver ricevuto numerose segnalazioni sulla presenza di persone davanti all’Ospedale regionale “Umberto Parini”, che facendo leva sulle parole «bambino, ammalato, tumore» chiedono donazioni. La Federazione Nazionale e l'Organizzazione regionale Missione Sorriso prendono le distanze da queste iniziative. «Le organizzazioni che operano professionalmente e onestamente in ambito socio-sanitario - sottolineano in una nota - chiedono aiuto ai cittadini per arginare un fenomeno crescente che danneggia il loro operato sia minando la fiducia verso chi indossa un naso rosso sia sottraendo risorse alla collettività. I Clown Dottori, che si sostengono con donazioni ricevute prevalentemente tramite bonifico bancario, operano con continuità in strutture socio-sanitarie con cui stipulano convenzioni e non effettuano interventi “occasionali” in giro per l’Italia».

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