Si conferma anche a giugno il lento miglioramento dei tempi per la presa in carico in Pronto soccorso

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Sono in lento miglioramento i tempi di attesa al Pronto soccorso dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. «Gli ultimi dati, relativi al mese di giugno, mostrano che la riduzione progressiva del tempo medio di “boarding” (ovvero il tempo che trascorre da quando il paziente ha finito l’iter in Pronto soccorso a quando viene ricoverato in reparto) rilevato già a maggio si sta consolidando. - fanno sapere dall’Usl - A maggio 2023 l’attesa era di 239,7 minuti, mentre a giugno risulta di 238,5».

«I dati dei 2 mesi si discostano di poco, ma quelli di giugno hanno un valore significativo in particolar modo se si considera che riguardano già il periodo estivo e turistico e che il numero di accessi è aumentato, come anche il numero di codici di gravità: a maggio 2.893 accessi con 41 codici rossi e 334 gialli, a giugno 3.109 accessi con 53 codici rossi e 373 gialli» rileva il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti.

«Come già si è visto da un confronto con il periodo dei primi 3 mesi dell’anno (la media di “boarding” era di 280,9 minuti), gli indicatori mostrano un miglioramento. - prosegue Massimo Uberti - E questo nonostante il trasferimento temporaneo del Pronto soccorso e del reparto di Obi-Medicina d’Urgenza per il rifacimento dei pavimenti e nonostante la stagione turistica. Naturalmente ci sono e ci saranno ancora momenti critici, ma l’apertura della Admission room e il grande lavoro organizzativo fatto sta producendo degli indubbi risultati positivi».

«I dati confermano la riduzione dei tempi di attesa - evidenzia l’assessore alla Sanità Carlo Marzi - e confortano rispetto alla validità delle misure adottate per migliorare la situazione, che è in continua evoluzione, in quanto i tempi di “boarding” dipendono da molteplici fattori tra cui la complessità dei casi trattati, l'afflusso di pazienti, la disponibilità di letti in reparto e le risorse ospedaliere complessive. L’impegno organizzativo profuso e la collaborazione di tutti i professionisti e gli operatori rappresentano la migliore risposta che tutti insieme cerchiamo di dare, per affrontare al meglio le situazioni di difficoltà che si presentano quotidianamente».

Il 26 aprile scorso è stata aperta una speciale area di ricovero, chiamata “Admission Room”, dotata di 8 posti letto di degenza temporanea multidisciplinare, con un infermiere e un Oss per turno, dove i pazienti che hanno terminato il percorso in Pronto soccorso vengono ospitati in attesa di un posto letto nel reparto di degenza ordinaria di competenza.

«Stiamo organizzando per aumentare a 12 i posti letto in Admission room. - sottolinea Stefano Podio, direttore della Struttura Complessa di Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza ed Emergenza territoriale - Questa degenza temporanea ad elevato turnover ci aiuta a mettere a disposizione tutte le possibilità terapeutiche dell’area d’emergenza, graduate in base alle reali condizioni del paziente, riducendo l’attesa e aumentando l’appropriatezza e la sostenibilità delle cure. Si tratta di un progetto che vuole migliorare la risposta assistenziale, grazie a un notevole sforzo organizzativo che, per il suo successo, si basa sulla collaborazione di tutto il personale medico e infermieristico».

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