Shiloh, interessamento della Teksid Anticipati i tempi del concordato

Shiloh, interessamento della Teksid Anticipati i tempi del concordato
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Sale l’attesa per il futuro della Shiloh a Verrès. L’azienda della Bassa Valle, al momento di proprietà del gruppo Shiloh Industries Olanda, produce componenti per automobili. Martedì 2 giugno scorso l’azienda aveva depositato in Tribunale una richiesta di concordato «in bianco». La decisione era arrivata per far fronte alla situazione debitoria: «Il contesto già precario in cui versa l’azienda si è ulteriormente aggravato con l’avvento della pandemia che ha messo in ginocchio il settore dell’automotive». Nell’ottobre del 2019 l’azienda aveva aperto la procedura per il licenziamento collettivo di 70 persone. Le trattative con i sindacati avevano poi portato all’accordo per la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, a partire dal mese di novembre, che aveva coinvolto tutti i dipendenti. Terminato il periodo di ricorso all’ammortizzatore sociale sindacati e azienda avevano deciso per l’esubero di 55 lavoratori. Oggi quale è la situazione?

«Dopo la fermata per le festività, nello stabilimento giovedì scorso, 7 gennaio, l’attività è ripresa per tutti i 130 lavoratori» illustra Fabrizio Graziola, segretario generale della Fiom Cgil Valle d’Aosta. Rispetto alle voci di un ennesimo cambio di proprietà, tra i possibili acquirenti si parla della Teksid, tra i leader mondiali nella produzione di ghisa e alluminio per il settore automotive, presente in Europa, Nord e Sud America e Asia. Nota come l’acciaieria della Fiat, per intenderci.

«Entro venerdì 19 febbraio deve essere depositato il concordato, però i vertici dell’azienda confidano di riuscire a presentarlo già entro la metà di questo mese, includendovi il piano industriale e del risanamento dei debiti. - aggiunge Fabrizio Graziola - Sappiamo che la Shiloh inserirà in allegato l’offerta di acquisto vincolante da parte di un’azienda, che avrà diritto di prelazione. Da quel momento il tribunale aprirà ufficialmente la base d’asta, a cui potranno partecipare le società interessate all’acquisto dello stabilimento di Verrès. Per quanto è a conoscenza del sindacato gli acquirenti, di cui non si hanno al momento notizie ufficiali, appartengono al mondo dell’automotive, sia a livello nazionale che internazionale. Il nostro auspicio è che entro un paio di mesi la situazione sia chiara per tutti, in primis per i lavoratori che hanno necessità di avere certezze per il loro futuro. I dipendenti ad oggi vengono pagati puntualmente. L’azienda ci tiene aggiornati su eventuali novità. Poi si sa, ognuno ha il suo ruolo e i vertici non confidano al sindacato le strategie aziendali, che in momenti di trattativa, come l’acquisizione di un’azienda, rimangono “segrete” proprio per non bruciare papabili acquirenti. A noi però interessa tutelare i lavoratori e i posti di lavoro».

«Fondamentale è che lo stabilimento continui a produrre in Valle d’Aosta - conclude il segretario dei metalmeccanici valdostani - non vorremmo assistere ad un’ulteriore chiusura di un’azienda metalmeccanica valdostana».

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