Sfilata di moto, Vespe e scooter per promuovere la donazione di sangue e la sicurezza stradale
E’ ancora possibile aderire entro giovedì prossimo, 14 settembre, alla terza edizione del giro turistico “Metti in moto il Dono” che si terrà sabato 16 settembre e rientra negli appuntamenti del Dono Day. Lo spirito dell’iniziativa è quello di unire la passione per le 2 ruote, la sicurezza sulla strada e promuovere il gesto profondamente solidale che è la donazione di sangue e plasma. Per iscriversi gli interessati possono scansionare il QR Code sulle locandine oppute telefonare ai numeri 338 7925709 e 331 3700122. Sabato 16 settembre la manifestazione prenderà il via alle 10 da piazza dei Martiri di Pont-Saint-Martin. L’evento,organizzato dai Donatori di sangue della Fidas nazionale, anche quest’anno ha attraversato tante regioni d’Italia e ha l’obiettivo di sensibilizzare residenti, giovani, turisti e sportivi al dono del sangue. La tappa valdostana del “Metti in moto il dono” 2023 è a cura dei Donatori di sangue della Fidas Valle d’Aosta con la determinante collaborazione della ventesima Delegazione dell’International Police Association-Ipa della Valle d’Aosta, gode del patrocinio del Comune di Pont-Saint-Martin concesso dal sindaco Marco Sucquet e coinvolge i centauri del Vespa Club Aosta, di Saint Vincent, del Moto Club Star Cross di Verrès, il Club Auto e Moto d’Epoca Valle d’Aosta e motociclisti di diversi gruppi che percorreranno le strade del nostro territorio in motocicletta, vespa o scooter. Il programma di “Metti in moto il dono” 2023 prevede il raduno di tutti gli iscritti alle 9.30 in piazza dei Martiri della Libertà di Pont-Saint-Martin, seguirà il saluto delle istituzioni locali e, dopo le dovute verifiche, alle 10 la colorata comitiva partirà per raggiungere entro le 12.30 l’Arena Croix-Noire di Aosta. La tappa valdostana del “Metti in moto il dono” 2023 percorrerà circa 50 chilometri e si snoderà lungo la Statale 26 attraversando i Comuni di Pont-Saint-Martin, Donnas, Bard, Hône, Arnad, Verrès, Montjovet, Saint-Vincent, Pontey, Chambave, Fenis, Nus, Quart, Saint-Christophe e Aosta.
«La Statale 26 non è stata una scelta legata al caso. - afferma il presidente dei Donatori di sangue della Fidas valdostana Giuseppe Grassi - Come tutti purtroppo sanno, su questa strada statale tanti sono stati gli incidenti che hanno coinvolto automezzi, auto e moto facendo registrare tanti feriti ma anche diversi decessi. Purtroppo il mancato rispetto del codice della strada, la guida in condizioni non idonee sono stati in tantissime circostanze motivo di gravissimi sinistri e lutti. Con questa scelta Ipa e Donatori di sangue Fidas Valle d’Aosta vogliono invitare tutti a donarlo il sangue e non a versarlo, adottando gli indirizzi del codice della strada e seguendo comportamenti virtuosi rispettosi della propria e altrui vita».
«Durante il tragitto, - dichiara il presidente della ventesima Delegazione valdostana dell’International Police Association Lorenzo Chiodo - tutti i partecipanti devono rigorosamente impegnarsi ad osservare le seguenti raccomandazioni: rispettare il codice della strada, rallentare durante l’attraversamento dei centri abitati, non superare la guida del gruppo, seguire sempre le indicazioni della guida e delle staffette se presenti, indossare sempre il gilet alta visibilità Bikers fornita dai Donatori di sangue della Fidas».
Tutti i partecipanti dovranno sottoscrivere un modulo di responsabilità, attraverso il quale dichiarano di aver preso visione delle raccomandazioni di cui sopra, di aver regolarmente assicurato il mezzo e di assumersi la responsabilità verso i terzi trasportati.
La manifestazione terminerà alle 12.30 con l’arrivo di tutti i motociclisti partecipanti nel piazzale dell’Arena Croix-Noire.
«Decine i partecipanti che hanno scelto di aderire all’iniziativa, - continua Giuseppe Grassi - il cui obiettivo è quello di promuovere la donazione di sangue per garantire ogni giorno dell’anno cure a base di emocomponenti per supportare pazienti oncologici, talassemici, emofiliaci, trapiantati e malati affetti da patologie anche rare. In Valle d’Aosta come in tutto il resto d’Italia, le persone che ogni giorno necessitano di una trasfusione di sangue o plasma sono tantissime. Garantire scorte di emocomponenti a sufficienza e dare continuità all’attività trasfusionale è importantissimo per il servizio sanitario regionale e nazionale utile a sostenere un percorso di terapia per pazienti e trapiantati oppure in casi di interventi chirurgici o incidenti stradali. Da giugno fino ad ottobre le vacanze, i viaggi all’estero che coinvolgono ovviamente anche i donatori regolari determinano una particolare situazione di riduzione del normale andamento della donazione e a volte con ripercussioni che possono arrivare a causare delle vere e proprie emergenze di carenza sangue. Pertanto ancora una volta rivolgiamo un appello a tutti i valdostani che ancora non lo fossero a diventare donatrici e donatori periodici di sangue».