Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili
Da qualche giorno è presente anche nella Diocesi di Aosta il «Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili».
In particolare il Servizio propone un sostegno psicologico o legale, e anche spirituale e pastorale, in quelle situazioni in cui vi siano stati abusi nei confronti di minori o persone vulnerabili in ambito ecclesiale o famigliare - da parte di preti, religiosi, ministri o comunque operatori pastorali, animatori - oppure in situazioni di sofferenza collegate a queste circostanze.
Il referente diocesano è Andrea Gatto, direttore della Caritas diocesana di Aosta (tutelaminori@diocesiaosta.it), in questo caso coinvolto nel progetto in quanto psicologo. Il coordinatore regionale è don Alessandro Giraudo cancelliere dell'Arcidiocesi di Torino (tutelaminori@cepvda.it) mentre il Vescovo delegato della Conferenza Episcopale Piemontese è monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba.
«Nel 2019 si è pensato di far partire questo servizio costruendolo sui territori. - riferisce Andrea Gatto - Poi comprensibilmente la pandemia ha posto altre priorità, però il percorso è continuato. Stiamo utilizzando questo tempo per la preparazione, la formazione e l’approfondimento rispetto a un ambito nuovo.
Il primo passo sarà quello di far conoscere questo nuovo servizio soprattutto nell’ambito ecclesiale, perché è una novità in primis per le parrocchie. Il principale obiettivo naturalmente è la prevenzione, nell’auspicio che non vi siano da gestire situazioni di criticità».
Quali gli strumenti a disposizione del Servizio? Gli operatori pastorali, dai sacerdoti agli animatori, hanno sovente bisogno di essere «preparati» ad affrontare sensibilità e linguaggi nuovi. Il «Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili» non intende aggiungersi o sovrapporsi ad iniziative esistenti, piuttosto essere presente dove necessario.
Il referente è coadiuvato da una équipe di psicologi, avvocati, sacerdoti, medici, consulenti famigliari.
L'obiettivo è «Non lasciare sole le persone di fronte a situazioni di abusi, di far percepire la sensibilità evangelica, di aiutare le persone e le comunità coinvolte a discernere e a superare eventuali ferite» si legge sul sito della diocesi.
«Si intende inoltre promuovere una nuova cultura di cura e il superamento di atteggiamenti e mentalità non consoni allo stile evangelico nei confronti dei piccoli».
Il «Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili» nasce, come nelle altre regioni ecclesiastiche italiane, su impulso della Conferenza episcopale italiana che ha elaborato nel 2019 le Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Il logo raffigura i germogli del fiore, come simbolo di crescita e di vulnerabilità che vengono protetti da una mano che li circonda e li accoglie. Il germoglio rappresenta i minori che per crescere hanno bisogno di cure e protezione da parte degli adulti.