“Serve un cambio di passo nella vaccinazione Il prezzo pagato alla pandemia è stato altissimo”
«Ora non ci devono essere più alibi. Bisogna vaccinare massicciamente e far comprendere l'importanza del vaccino per tutelare la salute degli anziani e di tutti i cittadini, perché la Valle d'Aosta ha pagato un prezzo altissimo in termini di morti e ammalati». E' quanto dichiarano i segretari generali dei sindacati dei pensionati Domenico Falcomatà (Spi-Cgil Valle d'Aosta), Vincenzo Albanese (Fnp-Cisl) e Ramira Bizzotto (Uilp-Uil ) dopo il confronto con l'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, sulla situazione dei vaccini in Valle d'Aosta avvenuto venerdì scorso, 18 giugno. «Abbiamo affrontato immediatamente la questione della prenotazione dei vaccini, sollecitando una maggiore attenzione dell’Ausl e dell’Assessorato alla sanità. - scrivono in una nota i sindacati - L'incontro aveva l’obiettivo di conoscere quali criticità permangano nella somministrazione del vaccino e quali siano i maggiori problemi riscontrati. È stato, inoltre, chiesto all’assessore Roberto Barmasse quali siano le misure adottate per verificare la presenza nella nostra regione della variante Delta, ritenuta dalla comunità scientifica particolarmente insidiosa nella popolazione non vaccinata. Anche per questo abbiamo sollecitato un rapido cambio di passo nelle somministrazioni e un’efficace campagna di comunicazione istituzionale mirata a fare chiarezza sulla sicurezza dei vaccini, dopo il caos comunicativo generato a livello nazionale, oltre a promuovere l’importanza della vaccinazione. Sulla nostra richiesta di sequenziamento dei tamponi e quindi di poter verificare la presenza di varianti del virus, ci è stato assicurato che si procederà celermente con le strumentazioni messe a disposizione dal laboratorio di genomica, operante nella nostra regione».
«Per quanto riguarda la richiesta sindacale di un utilizzo di più postazioni vaccinali e del potenziamento di quelle esistenti sul territorio, ci è stato risposto che il problema è la carenza di personale medico, in particolare dei medici di famiglia. - proseguono i sindacati - Abbiamo, inoltre, espresso forti critiche per come l’Aps, partecipata pubblica del Comune di Aosta, abbia potuto disertare la campagna di vaccinazione nelle proprie farmacie, sottraendosi di fatto alla maggior salvaguardia della salute pubblica. Siamo tutti consapevoli che occorre fare presto e vaccinare più persone nel più breve tempo possibile. Unico modo per un ritorno alla normalità in sicurezza, salvaguardando la salute e il lavoro e facendo ripartire così le attività economiche»
Al termine dell’incontro è stato chiesto all’Assessore di istituire un tavolo di confronto permanente, non soltanto sulle vaccinazioni e sulla pandemia, ma anche sulle conseguenze dirette e indirette che questa continua a causare nel settore sanitario. «Interruzioni e rallentamenti delle prestazioni diagnostiche, degli interventi chirurgici, degli screening di prevenzione e un grave aumento delle liste d’attesa, sono parte delle priorità da affrontare e risolvere celermente» concludono i sindacati.