Sergio Zanin, addio al pisteur secouriste che amava il jazz
Il nome di Sergio Zanin è legato alla Pila degli anni Cinquanta dato che fu nel gruppo dei pisteurs secouristes che faceva riferimento al dottor Gianni Chiantaretto con, tra gli altri, Arno Simone Faccarello - che contribuì a fare nascere e crescere la località sciistica di Gressan - Arlindo Netto, Vittorio Guarda, Silvano Tamion, Nicola Bocache e Umberto Lodi. Uomo molto attivo, Sergio Zanin era nato ad Aosta il 3 dicembre 1931 in una famiglia numerosa proveniente da Lonigo, in provincia di Vicenza. Iniziò presto a lavorare, prima come pasticcere e poi come dipendente del distributore di carburanti che era in viale Partigiani, all’altezza dell’attuale stazione di servizio Esso. Quindi venne assunto alla Cogne e, dopo la pensione, aiutò la moglie Emma Lodi, mancata nel 2012, che aveva una bancarella di chincaglieria al mercato di Aosta. Dal loro matrimonio è nato il 12 gennaio del 1959 Carlo, che ha ereditato dal padre la passione per la neve, tanto che è l’attuale vicepresidente della Scuola di Sci di Pila. Sergio Zanin, poi, amava profondamente la musica e da giovane suonava con l’armonica a bocca i brani dei grandi maestri del jazz - come Duke Ellington, George Gershwin, Cole Porter e Glenn Miller - imparati a orecchio ascoltando le incisioni su dischi a 78 giri. Poi si esibiva nelle balere aostane con il gruppo di cui facevano parte anche Francesco “Cesco” Zimarra alla chitarra e Aldo Branconi alla fisarmonica. Insomma, quella di Sergio Zanin è stata una vita intensa che è terminata all’età di 90 anni sabato 12 novembre all’Ospedale Beauregard di Aosta. I suoi cari, attorniati dagli amici che si sono stretti accanto al loro dolore, lo hanno salutato per l’ultima volta lunedì 14 nella chiesa di Saint-Martin-de-Corléans.