Sergio Pellissier riparte dalla Terza categoria Il suo nuovo Chievo è ora pronto a risalire

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Il Chievo riparte, ma dalla Terza categoria. Sabato scorso, 21 agosto, nessun imprenditore e nessuna società sportiva ha risposto all’appello del Comune di Verona per provare a “salvare” il Chievo facendolo ripartire dalla serie D. Serviva mezzo milione di euro, per evitare di cancellare la storia della società scaligera, e nessuno ha voluto provare questo azzardo.

“E’ uno dei giorni più brutti della mia vita”, aveva ammesso poco dopo Sergio Pellissier, storico capitano dei clivensi e soprattutto in prima linea in questo salvataggio che non è andato a buon fine.

Tutto finito? Neanche per idea. Il piano B l’ex attaccante di Fénis lo aveva eccome e a inizio settimana ha presentato il suo Fc Chievo 1929, una nuova società sportiva che partirà da zero e proverà - con l’aiuto di Pellissier e di altri personaggi del Chievo - a ripercorrere le tappe di una delle storie più belle del calcio italiano.

Il nome? Da cambiare

Sergio Pellissier, in settimana, ha risposto a tante e tante domande. La prima è sul nome. “Voglio togliere quel 1929 e mettere il 2021: la nostra è una ripartenza, la voglia di far rinascere quel Chievo che c'era prima: onesto, sano, alla buona. C'è da creare una società intera, è fondamentale ripartire dalla Terza categoria per fare del proprio meglio. Non sarà la società di Pellissier e basta, ma di tutti quelli che amano il Chievo e che hanno lottato per mantenere quel nome". L’avventura non sarà delle più semplici, anche se a livello sportivo ripartire dal basso non crea problemi di sorta. “Non hai retrocessioni e problematiche simili. Potrei giocare pure da solo! La difficoltà è ricreare tutte quelle persone che lavorano dentro un club, specie se hai da fare tutto all'ultimo secondo". Pellissier, in questa nuova avventura, non è solo: con lui c’è un altro ex storico, Enzo Zanin, mentre tanti altri personaggi che sono stati nell’orbita dell’Asinello al momento non sembrano voler prendere parte a questa vicenda. Nonostante tutto, però, Pellissier è comunque soddisfatto di come Verona abbia risposto. “La città vuole che questa società possa rinascere, sostiene il Chievo come ha fatto quando l'Hellas ha avuto anni più problematici. La gente ha capito il senso di ciò che sto cercando di fare, ha capito che il calcio è passione e non solo guadagno o introiti". In questo senso il punto di vista di Sergio Pellissier, già espletato alle colonne de La Vallée Notizie in occasione della possibile nascita della SuperLega la primavera scorsa, è sempre lo stesso. “Difficile sopravvivere nel calcio professionistico di oggi, la disparità economica tra serie A, serie B e serie C è elevatissima. Costi e guadagni sarebbero da dividere meglio, equilibrando di più i campionati per dare la possibilità a tutti di farne uno migliore. E poi ripartire dai settori giovanili: creare strutture, avere centri d'allenamento... In Italia poche società ce l'hanno, prendiamo spunto dalle altre nazioni, in cui è la prima cosa che fanno".

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