Senza siccità la stagione turistica è partita bene nei rifugi in quota

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Le piogge e le nevicate di questa tarda primavera fanno dimenticare, almeno sulla carta, la stagione estiva 2022 caratterizzata da una siccità che nessuno ricordava a memoria d’uomo. Quest’anno le cose sembrano essere assai diverse e i gestori dei rifugi guardano all’estate 2023 con fiducia.

«Le risorse idriche a disposizione garantiscono maggiore serenità a noi rifugisti rispetto allo scorso anno. - dice Andrea Benedetti, rappresentante in seno all’Adava dei gestori dei rifugi alpini e a sua volta gestore del Rifugio Federico Chabod nella Valsavarenche - Con gli accumuli di neve di quest’ultimo periodo possiamo contare su un maggiore apporto d’acqua che allontana lo spauracchio della siccità vissuta nel 2022. La maggior parte dei rifugi che si trovano in alta quota, soprattutto nei massicci del Monte Rosa, del Gran Paradiso, del Monte Bianco, sono già aperti per l’estate da più di un mese e le premesse sono state molto buone con l’arrivo di molti alpinisti. Per quanto riguarda i rifugi in alta quota vi sono già molte prenotazioni fino alla fine di luglio, agosto si sa che le richieste sono quelle dell’ultimo momento. La chiusura del Tunnel del Monte Bianco dai primi giorni di settembre influirà sicuramente: vi sono già state molte disdette da parte delle agenzie che organizzano i trekking e questa è sicuramente una grossa perdita economica».

«La stagione è iniziata piuttosto bene, nella media degli altri anni. Noi abbiamo aperto sabato 17 giugno scorso e possiamo contare su prenotazioni fino alla fine di luglio. Non ci si può sempre lamentare del tempo - riferisce Piergiorgio Barrel gestore del Bezzi a Valgrisenche - e per quanto riguarda le scorte idriche, direi che le piogge e le nevicate di maggio e giugno in questo momento aiutano molto. Io ho più timori per i prossimi mesi, perché con il caldo la neve scioglie in fretta. Non c’è quindi da farsi troppe illusioni».

E’ aperto da un mese pure il Rifugio Quintino Sella in Val d’Ayas. «Le condizioni della montagna sono eccellenti, quindi non si può che pensare in positivo anche perché veniamo da una stagione passata a dir poco disastrosa con un crollo del 50 per cento ad agosto. - afferma la guida alpina Adriano Favre, gestore della struttura - Partiamo con la tranquillità, le quantità di neve sono quelle alle quali eravamo abituati. Le prenotazioni sono buone, è un’estate iniziata bene».

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