Selfie e grolla, un bagno di folla per la passeggiata di Giorgia Meloni in Fiera
Non si è risparmiata, anzi ha regalato battute e selfie a tutti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, in piena Fiera di Sant’Orso, mercoledì scorso, 31 gennaio, si è concessa una passeggiata in centro dopo la firma dell’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027.
Archiviati i discorsi ufficiali e la firma, la Presidente del Consiglio è uscita su piazza Deffeyes, dove un cordone di forze dell’ordine la attendeva per accompagnarla ad una breve visita alla Foire. La folla in attesa aspettava in buon ordine fin dalle 14.30, distribuita lungo i marciapiedi, l’arrivo che dalle 15 previste è slittato di quasi un’ora. Dopo la firma, verso le 16.20, Giorgia Meloni è uscita ed è subito stata accolta da una delegazione dei partiti valdostani di destra, con i quali lei ha inaugurato una serie infinita di selfie. Sempre sorridente e curiosa, ha distribuito saluti e parole a tutti coloro che hanno voluto stringerle la mano e fotografarsi con lei. Giorgia Meloni è stata accompagnata verso via De Tillier, dove l’arrivo di alcuni finanzieri molto alti ha sollevato un «oh» di delusione da parte di chi aspettava e temeva di non vedere nulla. Nel breve passaggio, Giorgia Meloni è stata al centro di una piccola esperienza speciale, tutta valdostana. Un piccolo gruppo le ha infatti offerto un sorso di caffè caldo, direttamente dalla coppa dell’amicizia, dove l’alcool è stato bruciato con una fiammella davanti ai suoi occhi incuriositi.
Nonostante la folla di visitatori, alla quale si sono aggiunti coloro che la aspettavano, il traffico della Fiera non è stato fermato nelle ultime ore dell’esposizione, ma «accompagnato» dal cordone di militari che, tra un sorriso e una battuta, hanno contribuito in modo consistente alla serenità della passeggiata. Giorgia Meloni si è fermata ad ammirare fiori, sculture, bassorilievi. Attraversata piazza Chanoux sul lato ovest, la piccola delegazione si è diretta verso i portici del Municipio. Qui la Presidente Meloni ha incontrato gli espositori delle scuole artigiane e i ragazzi del Don Bosco di Châtillon e dell’Institut Agricole Régional. Un breve commento, il dito allungato per indicare i dettagli più particolari, ancora selfie e tante mani, tese per salutarla anche attraverso gli archi del municipio e sopra i banchi dell’esposizione, hanno accompagnato Giorgia Meloni nella passeggiata sotto i portici. Davanti al Caffè Nazionale alcune voci hanno chiamato lo chef Paolo Griffa, ma nel frattempo la Presidente si era già allontanata. Poco più in là, mentre sotto i portici riprendevano musiche tradizionali e intrattenimenti di giocoleria, alcune attiviste dell'Aosta Pride hanno intonato «Bella ciao» e, nei pressi dell’auto presidenziale dietro le transenne, altri attivisti hanno aperto ombrelli e ventagli con i colori dell'arcobaleno e la bandiera dell'Aosta Pride. Giorgia Meloni ha poi ripreso il suo viaggio verso Torino e poi Bruxelles, dove ha partecipato al Consiglio europeo straordinario. Dietro di sè ha lasciato una scia di gente soddisfatta di averle potuto stringere la mano, vederla da vicino e scattare foto con lei.