Scuola, calano le iscrizioni al primo anno di tutti i cicli Nelle Superiori aumentano gli studenti che scelgono i licei
Sono 45 in meno gli studenti iscritti al primo anno delle superiori, per il prossimo anno scolastico 2021-2022: 1.189 contro i 1.234 dell'anno prima. Le iscrizioni si sono chiuse il 1° febbraio e sono state raccolte online con accesso tramite «Spid», però la riduzione degli iscritti riguarda tutti gli ordini di scuola.
«Certo la questione del decremento demografico incomincia ad avvertirsi. - commenta l'assessore all'Istruzione Luciano Caveri - Ricevo sindaci spaventati per classi che stentano a formarsi e scuole che in prospettiva rischiano la chiusura per mancanza di bambini. Il tema va preso molto sul serio».
Si riducono infatti anche gli iscritti nella scuola primaria, 933 rispetto ai 1.000 dell'anno scorso, e nella secondaria di primo grado, 1.122 mentre nel 2020-2021 erano 1.201.
All'asilo un anno prima
I bambini iscritti al primo anno di scuola dell’infanzia sono in totale 854, di cui 133 iscritti alle 8 scuole paritarie, pari al 15,6 per cento, in flessione rispetto al 16,9 per cento del 2020-21. Dal prossimo anno scolastico, inizia la sperimentazione secondo cui, nei Comuni fino a 700 abitanti, sono accolte anche le iscrizioni dei bambini che compiono i 3 anni di età tra il 1° febbraio 2022 e il 30 aprile 2022: se ne prevedono 12 provenienti dai Comuni di Challand-Saint-Victor, Introd, Etroubles, Oyace, Valpelline, Lillianes e Fontainemore.
«Questa sperimentazione rappresenta un primo passo per una maggior apertura delle scuole al territorio sottolinea - commenta l'assessore Luciano Caveri - evidenzia l’importanza di questo segmento di scuola per la crescita e la formazione di base delle nostre bambine e dei nostri bambini, e assicura loro un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative».
Meglio il liceo?
Nella scelta della scuola secondaria di secondo, gli indirizzi preferiti sono il Liceo Scientifico, in particolare l’opzione Scienze applicate dell’Istituzione scolastica Regina Maria Adelaide di Aosta, e l’istruzione tecnica nell'indirizzo Informatica e telecomunicazioni, sia al Manzetti di Aosta che all'ISILTeP di Verrès.
Gli iscritti alla prima classe sono 131 al Liceo Classico, Artistico e Musicale, 232 al Liceo delle Scienze Umane e Scientifico Regina Maria Adelaide, 138 al Liceo Scientifico e Linguistico Edouard Bérard, 115 all'Istituzione scolastica di Istruzione Tecnico-Professionale Regionale Corrado Gex di Aosta, 160 all'Istituzione scolastica di istruzione tecnica Innocent Manzetti di Aosta, 167 all'Istituzione Scolastica di istruzione liceale, tecnica e professionale di Verrès, 49 alla Fondazione per la formazione professionale turistica, 56 all'Institut Agricole Régional paritario, 49 all'Istituto paritario Don Bosco di Châtillon, 32 al Liceo Linguistico paritario di Courmayeur, mentre 60 seguiranno i corsi professionali erogati dall'Ente di formazione in fase di identificazione.
«Vi è poi la questione della "licelizzazione", che si vede dai dati in crescita in alcuni licei. - commenta ancora Luciano Caveri - Un andamento che va analizzato e che è piuttosto in controtendenza con la possibilità offerta da scuole che aprono al mondo del lavoro e che deve tenere conto dei passaggi che poi avvengono già il primo anno in altre scuole. L'orientamento resta una delle priorità per non perdere nessuno per strada».
Oltre la metà degli studenti infatti - il 51,1 per cento - ha scelto un liceo, contro il 50,3 per cento del 2020/2021 e il 48,8 dell'anno precedente, in linea con la crescita anche a livello nazionale, in cui i nuovi liceali sono il 57,8 per cento. Scendono, anche se di poco, le iscrizioni al primo anno degli istituti tecnici: la percentuale è del 27,2 per cento contro il 28,3 per cento del 2020/2021 (meno 0,9 per cento). Aumenta, invece, la quota degli iscritti agli istituti professionali: 14,4 per cento contro il 13 per cento del 2020/2021, in controtendenza rispetto al resto d'Italia, dove si scende dal 12,9 all'11,9 per cento.
Scendono anche le iscrizioni ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), dall'8,4 del 2020-21 al 7,3 per cento del 2021-22.
Nel pomeriggio di martedì scorso, 16 febbraio, l’assessore Luciano Caveri, assieme ai colleghi delle altre Regioni, ha partecipato a un incontro con il Ministro dell’Istruzione appena nominato, Patrizio Bianchi, che ha presentato il suo programma.
«Mai il Ministro precedente, Lucia Azzolina, ha interloquito con gli Assessori regionali e lo ritengo un fatto assai negativo. - ha dichiarato Luciano Caveri - Dunque, per contro, plaudo all’iniziativa del nuovo Ministro, che pare cogliere il ruolo delle Regioni, nel nostro caso - Statuto alla mano - ancora più significativo. Mi sono permesso di ricordare al Ministro la particolarità del nostro sistema scolastico con il suo bilinguismo e la presenza delle scuole di montagna, segnalando che in materia di abilitazioni e concorsi auspichiamo una norma di attuazione dello Statuto che meglio definisca la materia in Valle d’Aosta. Interessante il fatto che la vaccinazione degli insegnanti, che noi stiamo già facendo, sia considerata dal Ministro una priorità».