Scoppia la polemica sulla nomina del Capo di Gabinetto del Sindaco

Scoppia la polemica sulla nomina del Capo di Gabinetto del Sindaco
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Bufera sulla nomina del Capo di Gabinetto, incarico affidato dal sindaco Gianni Nuti a Fabio Molino, in scadenza come coordinatore del Csv. Un ruolo che nella relativa deliberazione della Giunta comunale viene definito come «Struttura “Supporto al Sindaco”». Quest’ultima è «Costituita in via sperimentale per la durata di 3 mesi» e viene precisato che è un «Incarico fiduciario volto a supportare l’esercizio di funzioni politiche e non amministrative».

«Apprendiamo con grande stupore che la Giunta Nuti ha approvato l’istituzione della struttura “Supporto al Sindaco”. - attacca la Lega Vallée d’Aosta - Tale struttura sarà posta alle dirette dipendenze del Sindaco e sarà presidiata da un collaboratore di fiducia da assumere a tempo determinato. In un momento in cui la cittadinanza è in grave difficoltà a causa della crisi generata dall’epidemia da Covid-19 e tutti gli sforzi, anche economici, andrebbero portati avanti in quella direzione, troviamo assurdo che si impieghino fondi pubblici per assumere del personale con compiti non meglio specificati». Inoltre la Lega Vallée d’Aosta osserva che «Anche la formula “questioni politiche e non amministrative” lascia profondamente perplessi: l’Amministrazione comunale dovrebbe quindi avere una persona pagata con soldi pubblici, in virtù magari della sua amicizia con il Sindaco, per fare politica e non per occuparsi di amministrare il Comune?».

Un affondo condiviso da Rinascimento Valle d’Aosta, secondo cui «Non poniamo una questione di legittimità dell’atto, verifica che spetta agli uffici competenti, ma che evidentemente ha avuto esito favorevole, bensì ci interroghiamo sull’opportunità. Cioè l’opportunità di operare scelte che inducono costi aggiuntivi per l’Amministrazione con l’impiego di somme importanti di denaro pubblico in un momento come quello attuale in cui siamo tutti chiamati a sacrifici e a ottimizzare le risorse esistenti. Se poi si considera la frequente segnalazione da parte della Giunta della scarsezza delle risorse, ci pare ancora più significativa la remora che avanziamo».

Un fuoco incrociato a cui il sindaco Gianni Nuti risponde precisando che «La struttura “Supporto al Sindaco” non è una novità dell’Amministrazione Nuti, ma è prevista da oltre 10 anni dal regolamento di organizzazione del Comune di Aosta» secondo cui «Può essere costituita una struttura posta alle dirette dipendenze del Sindaco ed equiparata al Servizio, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo attribuitegli dalla legge, costituito da figure professionali scelte in via fiduciaria tra i dipendenti dell'Ente o quali collaboratori assunti con contratto a tempo determinato». Il sindaco Nuti aggiunge che «La qualifica del Capo di Gabinetto non è quella di dirigente ma quella, ben meno remunerata, di funzionario con particolare posizione organizzativa. Le polemiche sollevate artatamente negli ultimi giorni appaiono ancor più velleitarie e prive di fondamento quando si considera la circostanza che la figura del Capo di Gabinetto è presente all’interno dell’Amministrazione comunale da oltre 30 anni. A esclusione del sindaco Centoz, tutti i primi cittadini che si sono succeduti all’interno del Comune di Aosta a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso hanno fatto affidamento su una persona selezionata fiduciariamente per ricoprire tale ruolo di collegamento tra parte politica e amministrativa dell’Ente».

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