Scatta l’esame di maturità per 843 studenti valdostani “Un punto e a capo nella vita, lo rivivranno in sogno”

Scatta l’esame di maturità per 843 studenti valdostani “Un punto e a capo nella vita, lo rivivranno in sogno”
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Finite le lezioni, è tempo di esami. Mercoledì 8 giugno scorso in Valle d’Aosta l’ultima campanella è suonata per un totale di 5.283 alunni delle scuole elementari, 3.607 studenti delle medie e 5.658 delle superiori. I ragazzi che in questi giorni stanno facendo i conti con l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione - per intenderci, l’esame di terza media - sono 1.220. La vera novità è il ritorno alle prove scritte, seppur in forma ancora ridotta nel numero: italiano, matematica e francese. Non è prevista la prova scritta di inglese. L'esame si concluderà, come di consueto, con il colloquio, finalizzato ad accertare la capacità dello studente di argomentazione, di pensiero critico, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline (tra cui la lingua inglese e l'educazione civica). Le operazioni si concluderanno entro giovedì 30 giugno.

Gli studenti che affronteranno l'esame di maturità sono invece 843. Sarà un esame in presenza, nel quale ritorneranno le prove scritte. Si comincerà mercoledì prossimo, 22 giugno, con il tema di italiano definito a livello nazionale per proseguire giovedì 23 con la seconda prova differenziata a seconda dei singoli istituti e venerdì 24 con la terza prova di francese predisposta a livello regionale; tradizionale conclusione con il colloquio volto ad accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente, indicativamente entro la prima decade di luglio. La mascherina non sarà obbligatoria ma solo raccomandata. Verranno coinvolti circa 300 commissari suddivisi in 25 commissioni presiedute da altrettanti presidenti esterni, che redigeranno i rispettivi calendari.

«Quanti ricordi della Maturità! Li avranno anche - e li porteranno con loro - i ragazzi che si apprestano all’esame. - dice l’assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri - Capiterà anche a loro di rivivere in sogno questa prova, che è un punto e a capo nella vita. Gli auguri non si fanno per scaramanzia, ma un “in bocca al lupo!” lo si può dare. Con una piccola aggiunta: sono certo che si terrà conto nel giudizio finale del periodo complicato vissuto dagli alunni per via della pandemia, che ha reso difficile la vita della Scuola!».

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