Scarseggia il personale, situazione critica nei Comuni La Regione mette a disposizione le sue graduatorie
«Il sistema montagna è a rischio» denunciava un mese fa in Consiglio comunale Pino Dupont, sindasco di Valsavarenche. Nel mirino le difficoltà che incontrano le amministrazioni «in quota» a mantenere lassù il personale. Per non parlare dei servizi minimi: il negozietto di paese per intenderci, sempre di più «merce rara».
Un segnale ora arriva dalla Giunta regionale. Nella sua seduta di mercoledì 30 dicembre scorso l’Esecutivo ha approvato tre deliberazioni praticamente uguali: la convenzione tra la Regione e i Comuni di Valsavarenche, Saint-Denis e Verrayes «Per l’utilizzo di graduatorie della Regione in corso di validità ai fini dell’assunzione di personale».
«Abbiamo alcune criticità rispetto al personale del Comune - spiega Guido Théodule sindaco di Saint-Denis - e per questo abbiamo chiesto alla Regione di poter accedere alle loro graduatorie. In particolare le difficoltà più pressanti per noi a Saint-Denis ora riguardano il settore della contabilità: la dipendente ha chiesto la mobilità e noi l’abbiamo concessa, come facciamo sempre».
«La situazione è critica anche per ciò che concerne l’ufficio tecnico, dove non siamo ancora riusciti a sostituire il responsabile del servizio. Per questo problema si sta muovendo l’Unité Mont Cervin, che proporrà un concorso per un responsabile categoria D e, sempre per l’ufficio tecnico, per un C2».
«Ci aspettano un paio di mesi di difficoltà - conclude Guido Théodule - però ormai conosciamo la situazione, niente di nuovo. Le difficoltà sono gravi».
Sulla stessa linea d’onda Wanda Chapellu, sindaco di Verrayes: «Negli ultimi tempi abbiamo avuto dei pensionamenti tra il personale comunale, per cui la possibilità di accedere alle graduatorie della Regione ci viene indubbiamente in soccorso. Le criticità sono molto serie e su tutti i fronti. Basti pensare che in periodo Covid su quattro Comuni e cioè Verrayes, Saint-Denis, Chambave e Pontey, potevamo contare sulla presenza di un solo agente di polizia locale» conclude Wanda Chapellu.