Savt Santé: “Regionalizzare il contratto”
«In Valle d'Aosta, sul piano sanitario, i diversi obiettivi programmatici e gestionali della Regione portano inevitabilmente alla necessità di regolare i rapporti di lavoro con i dipendenti del settore attraverso una contrattazione regionale, mirata a soddisfare i più svariati bisogni territoriali». A scriverlo in una nota è il Savt Santé, il sindacato autonomo valdostano dei lavoratori. «All’indomani della firma dell’accordo sui residui economici destinati al Covid per il personale del comparto, coinvolto nel progetto vaccinale Drive in, il Savt Santé continua a ribadire che sin dall’inizio della contrattazione di fondi Covid per il personale del Servizio sanitario coinvolto nell’emergenza erano stati previsti dei fondi di cui uno in particolare è incappato in uno stallo di due anni, pertanto il Savt Santé ha rinnovato l’appello con le parti sociali e politiche coinvolte ad accelerare i pagamenti dovuti e svincolare il fondo risalente all’attività svolta nella prima emergenza Covid 2020 destinato al personale interinale di 410mila euro ad oggi non ancora liquidato. - scrive il sindacato - Nonostante non siano mancati i momenti di confronto, non è mai giunta una risposta univoca o risolutiva al tema che va affrontato quanto prima non potendo più tollerare ritardi. Chiediamo una prossima seria analisi politica del contesto contrattuale relativo al personale della sanità, finalizzata a verificarne gli effettivi pro e contro che potrebbero derivare da una regionalizzazione del contratto e che possa essere valutato dagli stessi lavoratori. Sul tema il Savt Santé si è molto speso in quanto ritiene che una contrattazione regionale sia in grado di rispondere più efficacemente alle nuove esigenze. Il Savt Santé è impegnato inoltre a promuovere a tutti i livelli l’avvio di un progetto di benessere lavorativo per i dipendenti sfiancati dall’impatto pandemico anche attraverso l’introduzione di un welfare aziendale e dell’istituzionalizzazione anche nella sanità valdostana dello smart working, tanto utilizzato nelle fasi acute dell’emergenza. Tali strumenti apporterebbero un primo miglioramento delle condizioni lavorative e rappresenterebbero un fondamento per frenare la fuga dei lavoratori coinvolti nella sanità valdostana. A livello di sinergie, il Savt Santé esprime piena volontà e disponibilità a lavorare con tutte le parti sociali per garantire una sempre più efficace tutela dei lavoratori ritenendo che personalismi di parte siano solo di ostacolo al percorso che è inevitabilmente comune».